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Cronaca Riccione

Spacciavano "fumo" fuori dalle scuole superiori, arrestati 8 pusher

Operazione "Tipo giusto" dei carabinieri di Riccione, sgominata la banda che vendeva marijuana ai ragazzini degli istituti della Perla Verde

Il loro mercato di riferimento erano i ragazzini, tra i 15 e i 17 anni, delle scuole superiori di Riccione ai quali, nei pressi degli istituti, vendevano hashish e marijuana in forti quantità. A smascherare i pusher della Perla Verde è stata una madre che, nel gennaio del 2013, aveva scoperto il figlio 16enne fumare le "canne" trovandogli, addosso, alcuni grammi di marijuana. La donna aveva quindi costretto il figlio a presentarsi ai carabinieri e, davanti ai militari dell'Arma, il ragazzino aveva vuotato il sacco portando alla luce il fiorente mercato dello spaccio. Nello stesso periodo, anche i presidi delle scuole si erano rivolti ai carabinieri allarmati dalla presenza di loschi personaggi nei pressi delle scuole temendo che si potesse trattare di spacciatori. E' partita così l'indagine dell'Arma che, in appena tre mesi, aveva permesso di arrestare 6 persone in flagranza di reato e a recuperare oltre 8 chili di "erba". 

Operazione "Tipo giusto"

Allo stesso tempo era venuto alla luce il modus operandi del gruppo di spacciatori dai quali si rifornivano numerosi ragazzini di Riccione. Secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, i minorenni si rivolgevano ai pusher per l'acquisto della droga e, a loro volta, la spacciavano ai coetanei nei parchi cittadini permettendo ai carabinieri di pizzicare 20 ragazzini poi segnalati come assuntori. Martedì mattina è scattato il blitz dei militari dell'Arma di Riccione, insieme ai colleghi di Modena, San Donato Milanese e Castello di Cisterna (Na), che ha portato all'arresto di 8 persone di cui 4 finite in carcere, una agli arresti domiciliari e 3 con l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Degli arrestati finiti in carcere, 3 sono stati ammanettati tra Riccione e Misano, si tratta di albanesi tra i 20 e i 25 anni. L'operazione dell'Arma è stata chiamata "Tipo giusto" in quanto uno dei giovanissimi compratori aveva salvato sul proprio cellulare il numero del pusher chiamandolo, appunto, "tipo giusto".

IL VIDEO DEGLI ARRESTI

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