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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

In pochi giorni avevano accumulato un tesoretto spacciando cocaina, marijuana e hashish

I due pusher sorpresi da una pattuglia della Municipale mentre preparavano le dosi in spiaggia a ridosso di un'istituto superiore

Per gli inquirenti si trovavano a Rimini da pochi giorni ma, nonostante questo, i due spacciatori arrestati dagli agenti del Nucleo di sicurezza urbana della Municipale avevano già accumulato un tesoretto vendendo cocaina, hashish e marijuana. A finire in manette sono stati degli albanesi, di 20 e 23 anni, arrivati in Italia con un visto turistico. Nel tardo pomeriggio di domenica, nell’ambito di un servizio di presidio e prevenzione condotto in diverse zone della città, la pattuglia si è concentrata nella zona di Marebello a ridosso del Bagno 105 nei pressi di un istituto superiore dove da tempo erano segnalati diversi episodi di spaccio. I pusher sono stati notati mentre confezionavano delle dosi di cocaina e, quando si sono resi conto della presenza delle divise, hanno cercato di liberarsi dello stupefacente e scappare ma sono stati rincorsi e bloccati anche grazie all’intervento del cane Pablo che ne ha agguantato uno.

L'involucro, recuperato dagli agenti, conteneva 20 grammi di cocaina già suddivisi in 14 dosi pronte per essere vendute oltre ad alcuni grammi di hashish e marijuana mentre dalla perquisizione sono spuntati 670 euro in contanti nelle loro tasche. Successivamente il personale della Locale ha controllato anche la stanza dell'hotel dove alloggiavano recuperando altra cocaina e 60 grammi di hashish oltre a 6mila euro in contanti e tutto il kit per confezionare le dosi. Droga e contanti sono valsi le manette agli spacciatori che sono stati processati per direttissima lunedì mattina. Difesi dall'avvocato Giuliano Renzi, il giudice ha convalidato il fermo e disposto per entrambi il divieto di dimora nella provincia di Rimini.    

  L’arresto è arrivato nell’ambito del vasto servizio condotto nella giornata di domenica che ha visto il nucleo di polizia urbana impegnato in attività di presidio con la predisposizione di alcuni posti fissi di controllo distribuiti in alcune zone ritenute più sensibili, come i parchi, il centro storico, Borgo Marina e la zona mare. Un servizio che il personale del nucleo conduce frequentemente nell’ottica, prima ancora che della repressione, della prevenzione dei fenomeni di degrado e insicurezza. In questa direzione va ad esempio l’impegno per il contrasto allo spaccio di droga nei parchi o nelle aree vicine a luoghi sensibili come le scuole.

kito dello spacciatore

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