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Cronaca

Sparatoria sul litorale, grave giovane ferito all'addome

L'aggressione è scaturita dal diverbio per una ragazza tra un gruppo di ragazzi magrebini regolari e un giovane albanese. Non ci sarebbero, stando alle prime indagini, connessioni con fenomeni di criminalità

Sanguinoso episodio alle prime luci dell'alba di domenica sul litorale di Rimini. Un marocchino di 37 anni è rimasto ferito all'addome con un colpo d'arma da fuoco in viale Regina Elena, all'altezza del civico 63. L'aggressione è scaturita dal diverbio per una ragazza tra un gruppo di ragazzi magrebini regolari e un giovane albanese. Non ci sarebbero, stando alle prime indagini fatte dai carabinieri, connessioni con fenomeni di criminalità.

Sparatoria sul litorale

Secondo quanto hanno raccontato due dei ragazzi coinvolti, magrebini regolari in Italia e residenti a Rimini, mentre erano fermi assieme ad un terzo amico in un'auto parcheggiata lungo viale Regina Elena, sono stati avvicinati da un albanese che ha chiesto loro chi avesse cercato di parlare con la sua ragazza. Uno dei tre - anche lui regolare in Italia, di 37 anni - è sceso a quel punto dall'auto per parlare con l'albanese, ma questi avrebbe estratto la pistola - una semiautomatica di piccolo calibro - ed esploso un colpo, che ha ferito il ragazzo all'addome.

Poi l'albanese e la ragazza si sono allontanati. I carabinieri, accorsi sul posto, hanno interrogato i testimoni e ricostruito l'accaduto, e le versioni fornite coincidono. Sono in corso tutte le verifiche del caso per rintracciare l'aggressore e la ragazza. Il ferito, soccorso dai sanitari del "118", presenti sul posto con un'ambulanza e l'auto col medico a bordo, è stato trasportato con il codice di massima gravità all'ospedale Infermi, è stato sottoposto ad un intervento per estrarre l'ogiva della semiautomatica calibro 6.35 con cui è stato colpito. Nonostante la gravità della ferita, non è in pericolo di vita.

Il marocchino è stato colpito all'intestino, dieci centimetri sotto l'ombelico. Fortunatamente la pallottola non ha leso gli organi vitali. Sul caso il pm Marino Cerioni ha aperto un fascicolo. All'origine dell'episodio un apprezzamento poco gradito da parte dei magrebini nei confronti della fidanzata dell'individuo che ha aperto fuoco.

 

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