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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sportello ad hoc, live talk, incontri nelle scuole: le associazioni fanno rete per combattere la ludopatia

Nasce "Quando il gioco non è un gioco", il nuovo percorso realizzato nell’ambito del Piano Locale contro il Gioco d’azzardo promosso dal Distretto socio sanitario di Rimini

Quando da passatempo il gioco diventa una dipendenza allora sorge la malattia, che però può essere sia curata che prevenuta. Il Riminese si mobilita per il contrasto del gioco d'azzardo, quando questo rischia di diventare patologico, anche a fronte dei dati allarmanti sia su scala locale sia su scala nazionale. Nasce così ‘Quando il gioco non è un gioco’, il nuovo percorso realizzato nell’ambito del ‘Piano Locale contro il Gioco d’azzardo’ promosso dal Distretto socio sanitario di Rimini allo scopo di realizzare azioni di informazione, prevenzione e intervento destinate a una vasta platea di persone.

Da uno sportello ad hoc dove i giocatori possono rivolgersi per ricevere supporto psicologico e di carattere legale, passando agli incontri nelle scuole: un insieme di attività trasversali – svolte sotto la regia dell’ U.O. Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL Romagna e del Comune di Rimini, in sinergia con la Rete Gap di Rimini composta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (capofila), Millepiedi, Cento Fiori, Alcantara, Parkinson in Rete e Il Gesto - che hanno come filo rosso quello di combattere le dipendenze da gioco e stabilire le condizioni favorevoli per prevenire gli effetti negativi sui disturbi correlati al fenomeno.

L’obiettivo principale è quello di raggiungere il maggior numero di cittadini, sensibilizzando in modo differenziato i vari target: adulti, anziani, ragazzi, inclusi i giocatori nonché gli insegnanti, il personale sanitario, sociale, educativo e delle associazioni, con particolare riguardo ai contesti scolastici e informazione tramite interventi di informazione e maggiore conoscenza dei rischi annessi. Rischi che a oggi, in particolar modo tra le giovani generazioni, si annidano dietro il gaming che, non di rado, da semplice divertimento si trasforma in dipendenza. Il progetto ‘Quando il gioco non è un gioco’ nasce dunque per unire le forze, promuovere sinergie, per far fronte a un fenomeno dilagante che colpisce una percentuale non irrisoria di persone, differente per età, provenienza e ceto sociale.  

Le azioni principali 

Sportello di consulenza psicologica e legale per facilitare l’accesso dei giocatori e dei loro familiari ai Servizi specialistici svolto presso ‘La Casa Ludica’ Serd-Rimini (in via Bramante, 10).

Percorsi laboratoriali, di prevenzione e promozione dell’agio, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del distretto al fine di favorire la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alla dipendenza comportamentale da gaming e da gioco d’azzardo (in coerenza e potenziando quanto previsto dal Piano Regionale della Prevenzione).

Incontri e percorsi di sensibilizzazione aperti alla cittadinanza, in collaborazione con il Centro per le Famiglie del Comune di Rimini.

Eventi culturali quali spettacoli teatrali e laboratori (espressivi, teatrali, di scrittura, di sperimentazione all’uso delle nuove tecnologie) rivolti alle nuove generazioni attorno al tema delle dipendenze comportamentali.

“Un progetto innovativo che ora è realtà grazie all’intenso lavoro di squadra tra l’Azienda Usl della Romagna, il Comune e le realtà coinvolte nei Piani di zona di Rimini – è il commento di Kristian Gianfreda, presidente del Distretto socio-sanitario di Rimini e assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Rimini -. La ludopatia è un fenomeno purtroppo spesso sommerso, silente, che tuttavia, come confermano le statiche, non accenna a diminuire. Soprattutto durante la pandemia, il gioco on line ha subito una crescita importante, con risvolti allarmanti. Il progetto messo in campo dal Distretto di Rimini è dunque fortemente aderente con i tempi che stiamo vivendo: contrastare il gioco d’azzardo, puntando sulla conoscenza, sulla formazione e sulla consulenza è una priorità assoluta, centrale, a cominciare dalle nuove generazioni e dal loro rapporto con l'universo digitale”.

Il talk "Fate il nostro gioco"

Fra le numerose iniziative del progetto ‘Quando il gioco non è un gioco’ è stato organizzato lo spettacolo 'Fate il nostro gioco' della compagnia Taxi 1729, un live talk aperto a tutta la cittadinanza per sensibilizzare sul tema in modo originale e coinvolgente. La matematica e la psicologia del gioco d’azzardo in una performance dal vivo più pop di una conferenza, più seria di uno show. Qualcosa che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente. In un’ora e mezza circa si smontano alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e si restituisce il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico. Il talk viene replicato circa 90 volte ogni anno in teatri, scuole, comuni, ASL e università e ha coinvolto, dal 2011 a oggi, più di 100 mila persone in tutte le 20 regioni d’Italia oltre che in Francia e Svizzera. L’appuntamento è per mercoledì 10 maggio, alle ore 20.45, presso la Sala Manzoni – Diocesi di Rimini – via IV Novembre, 37. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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