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Cronaca

In spiaggia gli ombrelloni non ci sono più. "Estate discreta, ma agosto non è più come una volta"

Tempo di bilanci per gli stabilimenti balneari pronti a smantellare lettini e ombrelloni. La stagione è finita. Vanni: "Non ci sono più turisti, si smonta". Mussoni: "Ad agosto massacrati da quel divieto di balneazione"

In spiaggia di ombrelloni non ce ne sono più. Cantavano i Righeira, nel cuore degli Anni 80. E il brano non può che tornare di attualità proprio in queste ore, con gli stabilimenti balneari impegnati a smantellare lettini, brandine e ombrelloni utilizzati dagli italiani per le vacanze. Una stagione estiva con le opinioni che si fanno divergenti, tra chi la reputa un’ottima annata e chi invece lamenta un calo. La verità, come spesso capita, probabilmente sta nel mezzo. Ma arrivati nel cuore di metà settembre il panorama della spiaggia muta, si riaprono i depositi, si porta via tutto. Che stagione è stata? Secondo Mauro Vanni, presidente di Confartigianato Imprese Demaniali “è stata un’estate discreta, con giugno e luglio meglio delle aspettative, ma ad agosto non si può più parlare di boom”. Concorda su questo tema anche Giorgio Mussoni, storico presidente di Oasi: “Ad agosto abbiamo assistito a mancanze reali, un ammanco notevole rispetto a 4-5 anni fa. Mentre durante il periodo del Covid agosto aveva regalato molte più soddisfazioni, ora gli italiani sono tornati all’estero”.

Sul lungomare è così un brulichio di camion e motocarri. Si portano via gli ombrelloni, in attesa del 2023. “Da stasera (venerdì 16 settembre, ndr), in spiaggia non resterà quasi più niente – racconta Mauro Vanni -, sia perché, a parte qualche stanziale, i turisti non ci sono più, sia perché per la giornata di sabato è prevista una tempesta, con 90/100 chilometri orari di vento, che rischia si spazzarci via tutto in mare”. E’ previsto anche un calo delle temperature, per cui quelle di venerdì probabilmente sono le ultime ore valide per i bagni di fine stagione. “Anche gli alberghi stanno chiudendo tutti, a parte gli annuali – spiega Giorgio Mussoni di Oasi -, la spiaggia si può ormai quasi definire deserta”.

Quindi una stagione nel complesso positiva, ma sentendo gli umori non da incorniciare. Complice un mese di agosto che ormai si limita al “pienino”, con le due sole settimane centrali a fare davvero la differenza, e un malumore diffuso per la crescita delle bollette causa energia alle stelle per tutte le attività. Stangate al quale non sono stati esenti sia bar e ristoranti sulla spiaggia sia gli stessi stabilimenti balneari. Molte strutture di bar e ristori lungo la spiaggia hanno già chiuso i battenti principalmente per non andare in perdita vista la crisi energetica, altri lo faranno al termine del fine settimana alle porte.

Ma come mai agosto è stato meno brillante rispetto al passato? Il presidente Mauro Vanni prova a fornire una sua lettura: “Ad agosto gli italiani potendo viaggiare sono tornati all’estero, è tempo di fare dei ragionamenti: la Riviera si dovrà orientare sulla qualità più che sulla quantità. Questa stagione ci dice che bisogna destagionalizzare, iniziare a puntare in maniera convinta su giugno e luglio, e smettere di pensare alla quantità. La città si sta trasformando, con tanta cultura, un nuovo lungomare, dobbiamo cavalcare il bello che comunque esiste”.

Più critico Giorgio Mussoni di Oasi: “Aspettiamo i dati ufficiali, ma ho come la sensazione che quei divieti di balneazione hanno creato un danno enorme. Ancora oggi è arrivato un cliente che ci ha chiesto se si può andare in acqua. Nessuno vuole parlare di questa cosa, ma a mio avviso ha influito. E nessuno ci ha ancora spiegato i veri motivi. Siamo partiti con i migliori auspici a giugno e luglio, poi tutti si sono anche accorti di quanto le bollette andranno a incidere sui conti in banca e tutto si è rallentato”.

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