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Cronaca

Allo stadio compare una scritta choc antisemita. Il sindaco "Questo è un cretino, non un tifoso"

E' già stata fatta rimuovere la scritta antisemita comparsa sui muri dello stadio Romeo Neri. Accade alla vigilia dell'esordio in serie C del Rimini e a una settimana dal big match casalingo contro il Cesena

E' già stata fatta rimuovere la scritta antisemita comparsa sui muri dello stadio Romeo Neri. Accade alla vigilia dell'esordio in serie C del Rimini e a una settimana dal big match casalingo contro il Cesena. Su un muro di cinta dello stadio è comparsa la dicitura choc: "Anna Frank tifa Cesena. Giudei". L'amministrazione ha subito fatto cancellare la scritta, lasciando al sindaco Jamil Sadegholvaad un severo giudizio nei confronti dell'autore. "I tifosi della Rimini Calcio non sono certamente rappresentati da quel cretino che ha impegnato parte della sua giornata per vergare questa oscenità vigliacca sui muri dello stadio".

E aggiunge: "Provo pena per la miseria e il deserto della sua vita, pena per il nulla dei suoi pensieri. Abbiamo fatto subito pulire la scritta anche per testimoniare che chi sostiene il Rimini non tollera questa vergogna. Ma la migliore risposta a questa voragine umana e esistenziale credo possa darla un adolescente". E chiude con la frase: 'Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora'. Firmato Anna Frank.

Il comunicato del Rimini Fc

"In merito all’orribile scritta antisemita apparsa sui muri dello stadio e già cancellata in collaborazione con l’amministrazione, la società Rimini Football Club condanna in modo inequivocabile quanto accaduto. Certi che determinate manifestazioni riguardino un numero ristrettissimo di individui, la società invita la tifoseria tutta a prendere le distanze e a contrastare in ogni modo queste forme di ignoranza e mistificazione che non possono lasciare traccia nella comunità biancorossa".

Il commento di Andrea Gnassi

"Tutto in un giorno. Mentre qualche imbecille privo di umanità e cultura macchia lo Stadio di Rimini con scritte antisemite su Anna Frank (giustamente subito cancellate), proprio oggi noi ricordiamo il sacrificio del partigiano Aristodemo Ciavatti, fucilato dai nazisti a Cerasolo esattamente settantotto anni fa. Lo stesso giorno veniva liberata Cattolica e di lì a poco tutta la nostra terra, che da allora è sempre stata una terra di libertà, di democrazia, di rifiuto di qualunque forma di oppressione. Dove i valori che partono dalle radici viaggiano e accompagnano tutto quello che facciamo".

Viola: "Attenzione al clima alimentato dal centrodestra"

"Inorridisce e preoccupa la scritta antisemita apparsa allo stadio Romeo Neri contro il Cesena. Anna Frank non ha potuto tifare nessuna squadra perché è morta nel 1945 nel campo di sterminio di Bergen-Belsen, uccisa dal nazismo. Lascia sgomenti l’uso del suo nome e dell’aggettivo 'giudei' come se si trattasse di insulti. I partiti  politici - come la scuola e ogni altra istituzione della società - hanno il dovere di raccontare ai ragazzi che nel ‘900 la Shoà ha rappresentato  il male assoluto, e che tutto è iniziato con la polizia che lasciava che gli insulti e le scritte sui muri si trasformassero in pestaggi, in emarginazione ed emigrazione forzata e infine nella soluzione finale hitleriana, che ha travolto anche la giovanissima Anna Frank".

Prosegue: "Ecco, io temo che se vincerà il centro-destra - così manifestamente indulgente verso razzismo, suprematismo  e antisemitismo -, questo allenterà l’indispensabile opera di memoria e racconto, e lascerà che molti ragazzi si facciano affascinare da simboli e parole veicoli di indicibile ingiustizia e violenza. Il modello propugnato da Meloni e Salvini di società chiusa, egoista, nazionalista, autoriferita, escludente e protesa verso l’interesse individuale è culturalmente vicino al razzismo e al suprematismo che hanno condotto all’orrore dei campi dì sterminio. La società aperta dei diritti e delle libertà è invece l’antidoto giusto per far comprendere ai giovani dove non dobbiamo dirigerci".

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