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Cronaca Riccione

Stadio del nuoto, il comune farà da salvagente. "Andremo a coprire in caso di perdita d'esercizio"

Spiega l'assessore al Bilancio Nicolardi: "Non si tratta di un contributo o di un finanziamento ad una società privata, bensì la copertura di un’eventuale perdita dell’esercizio relativa al solo Stadio del Nuoto"

Predisposizione di un piano di contenimento delle spese energetiche. Completa trasparenza e condivisione dei dati gestionali, economici e finanziari. Un preciso piano di riduzione dei costi amministrativi e indiretti. Sono le richieste avanzate dall'amministrazione comunale di Riccione al concessionario gestore dello Stadio del nuoto. L'Ente chiede impegni precisi a fronte della disponibilità ad assicurare l'equilibrio economico finanziario, sostenendo la perdita prevista a causa dei rincari energetici nel bilancio preventivo, fatte salve le risultanze del rendiconto.

"L’intervento dell’amministrazione – chiarisce l’assessore al Bilancio, Alessandro Nicolardi – si pone il duplice obiettivo di garantire un servizio pubblico ritenuto essenziale e con una forte rilevanza sociale, oltre che di mantenere la funzione attrattiva dello Stadio Del Nuoto che garantisce al nostro territorio e all’indotto turistico-sportivo presenze significative e costanti". La piscina "è un bene collettivo e l’impianto è pubblico: risulta dunque indispensabile assicurare l’economicità della gestione al concessionario, pur in un periodo di straordinarietà, considerato l’impatto dell'aumento dei costi dovuti estremamente impattanti sui conti di un impianto altamente energivoro", osserva ancora l'assessore Nicolardi.

L'amministrazione chiarisce inoltre che "non si tratta di un contributo o di un finanziamento ad una società privata, bensì della copertura di un’eventuale perdita dell’esercizio prossimo relativa al solo impianto dello Stadio del Nuoto. Risulta evidente che è interesse dell’Ente e della collettività ridurre il danno economico potenziale: per questo motivo sono stati richiesti al concessionario sforzi importanti e puntuali".  Chiarisce inoltre che “l’interesse dell’amministrazione, a tutela della cittadinanza e del corretto uso dei fondi pubblici, è garantito nella condizione in cui l’ente concessionario non riesca ad intercettare i contributi statali previsti o da prevedersi a favore degli impianti sportivi a sostegno del rincaro energetico”.

La piscina potrà dunque restare aperta. "Siamo confidenti, infine, che i previsti investimenti per l’adeguamento energetico e ambientale degli impianti possano, nel medio termine, mitigare i rischi di un business altamente energivoro". Sarà costante il presidio e la comunicazione ai cittadini da parte dell’amministrazione e delle forze politiche di maggioranza.

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