Stadio del Nuoto, il Pd mette in guardia la sua giunta: "Prima di pagare le bollette verificate la natura degli ammanchi"
Presa di posizione del Pd di Riccione nei confronti della sua giunta: "L'intervento richiede il rispetto dei principi di correttezza amministrativa e la verifica degli accordi di convenzione con la polisportiva"
Sul tema caro bollette allo Stadio del Nuoto interviene il Partito Democratico di Riccione. E all'amministrazione, che ha annunciato di voler garantire eventuali ammanchi a causa del caro bollette, chiede di verificare attentamente la situazione. Insomma il Pd esce pubblicamente quasi come a mettere in guardia la propria maggioranza. "Il Partito democratico auspica una verifica immediata della situazione economico finanziaria che possa permettere di comprendere quanta parte del problema risorse sia attribuibile al caro bollette e quanta parte invece ad eventuali partite di altra natura non direttamente collegabili alla emergenza attuale - scrive in una nota -. Sappiamo bene che l’impianto soffre i due anni di pandemia, le restrizioni e le difficoltà attraversate ma questo non può esimere l’amministrazione dalla verifica dello stato delle cose".
"La piscina, come tutti gli impianti sportivi della città, deve rimanere aperta - prosegue il Pd di Riccione -. Il valore sociale ed economico che lo sport genera impone un intervento concreto della politica. Un intervento che richiede in ogni caso il rispetto dei principi di correttezza amministrativa e la verifica puntuale degli accordi di convenzione con la polisportiva. Il caro bollette colpisce e colpirà tutti, imponendo alla politica locale e nazionale interventi urgenti e fattivi. Il Ddl approvato ieri e’ un punto di partenza sul quale agire anche per la raccolta dei contributi alla piscina. Compito che spetta al gestore, così come al gestore spetta l’onere della trasparenza dei dati di contabilità e bilancio della piscina".
"Ci sono due profili di intervento urgente prima della valutazione sul possibile sostegno richiamato dall’assessore Nicolardi e sono quelli legali legati al rispetto degli accordi di convenzione e quelli di verifica del rendiconto - prosegue la nota -. Bene ha fatto l’assessore a dichiarare il proprio impegno a supportare la piscina affinché rimanga aperta ma questo non può prescindere dalle verifiche di cui sopra e dalla valutazione complessiva su come il presidente uscente abbia amministrato e gestito un bene pubblico così importante come lo stadio del nuoto. In ballo c’è l’immagine stessa della città di Riccione agli occhi del mondo sportivo nazionale, l’equità di trattamento fra le associazioni sportive e il futuro dello sport con i suoi valori sociali e di salute".