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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Treni regionali, lo studio: "Continua a crescere la puntualità"

Si conferma il trend positivo degli ultimi 18 mesi, con percentuali in linea con la media nazionale. A crescere di più è la puntualità nella fascia pendolare del mattino

Ogni cento treni regionali, 91 sono arrivati puntuali, al massimo entro cinque minuti dall’orario previsto. La percentuale sale al 93,1 nella fascia pendolari mattutina  e si riattesta al 91% in quella pomeridiana. Il dato fotografa l’andamento reale delle quasi 80.000 corse ferroviarie regionali effettuate da Trenitalia in Emilia Romagna nel primo semestre 2016, per un totale di oltre 6 milioni di chilometri percorsi. La statistica tiene conto di tutti i ritardi, qualunque ne sia la causa, e descrive quindi quanto effettivamente vissuto dai passeggeri.

"Si conferma - spiega Trenitalia - il trend positivo degli ultimi 18 mesi, con percentuali in linea con la media nazionale. A crescere di più è la puntualità nella fascia pendolare del mattino: 1,1 punti percentuali vs 2015 e 1,4 in confronto al 2014. Restano positivi anche tutti gli altri principali indicatori industriali. Sempre in Emilia Romagna, sono state cancellate nel primo semestre lo 0,8% delle corse programmate, e soltanto lo 0,5% per cause ascrivibili a Trenitalia Regionale. Erano state l’1,6% nello stesso periodo del 2015 e il 1,8% nel 2014, percentuali dimezzate in questo prime semestre 2016. Le avarie che hanno determinato lo stop delle corse sono diminuite del 2,1% rispetto al 2015 e si attestano oggi allo 0,23%  delle corse programmate".

"Il confronto con gli altri paesi europei vede anche l’Emilia Romagna, per quanto riguarda la puntualità, poco sotto alle medie inglesi (92,1%) e pressoché allineati con la media nazionale francese (91,4%) - conclude la nota -. I regionali di Trenitalia vantano invece una puntualità di gran lunga migliore dei treni locali di un’area rilevante come la Provenza e la Costa Azzurra (86,1%) o della Baviera (86,9%), dove il confronto è possibile al momento solo con l’ultimo semestre 2015. Di gran lunga migliore rispetto ai benchmark europei l’indice delle cancellazioni, dove lo 0,8% di Trenitalia si confronta con l’1,8% della Francia e il 2,2 % del Regno Unito.

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