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Cronaca

Stato di emergenza fino a giugno e bar e ristoranti chiusi almeno fino all’inizio di maggio, le preoccupazioni di Sadegholvaad

L'assessore alle attività economiche in ansia dopo le indiscrezioni sul prolungarsi delle restrizioni fino all'inizio dell'estate: "un unico spiraglio di speranza dato dall’annuncio della riapertura delle scuole, a prescindere dal colore della Regione"

Una proroga di alcuni giorni per le misure anti-Covid contenute nel decreto legge che scadrà subito dopo Pasqua, il 6 aprile: il prolungamento della stretta anti contagio (forse fino all’11 aprile) è una delle ipotesi prese in considerazione dal governo nella strategia di contenimento alla diffusione del coronavirus. Il lavoro istruttorio è già iniziato e il nuovo decreto legge dovrebbe arrivare la prossima settimana. Nelle prossime ore dovrebbe riunirsi la cabina di regia. Un aggiornamento sulla situazione è stato fatto a Palazzo Chigi martedì 22 marzo nell’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi, i vertici del Cts - Silvio Brusaferro e Franco Locatelli - e il ministro della Salute Roberto Speranza. Il quale ha chiarito che "nessuna decisione è stata assunta in questo momento, ci confronteremo nei prossimi giorni e prenderemo le decisioni, oggi abbiamo analizzato la curva ma non abbiamo discusso di mìsure e non c’è alcuna decisione che va in questa direzione". È probabile che il nuovo decreto legge non si limiterà a prorogare quello oggi in vigore. L'impianto non dovrebbe essere stravolto (restano il sistema dei colori) ma l’intenzione sarebbe quella di allentare le restrizioni qualora l’andamento dei contagi offrisse spiragli. Occhi puntati sulla scuola con la possibile riapertura nelle zone rosse dei centri per l’infanzia e delle primarie. Tra Palazzo Chigi e i ministeri competenti - in particolare quello dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi e quello della Famiglia di Elena Bonetti - si lavora anche su come riprendere le lezioni in presenza fino alla quinta elementare o alla prima media. «Lavoriamo giorno e notte per poter riaprire", ha assicurato Bianchi

Uno scenario che preoccupa l'assessore alle attività economiche del comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, che in una nota stampa spiega come “Bar e ristoranti chiusi almeno fino all’inizio di maggio, attività ancora chiuse, proroga dello stato di emergenza fino a giugno: è il quadro, pesante, che si delinea leggendo le indiscrezioni pubblicate oggi sui giornali rispetto alle intenzioni del governo per le prossime settimane. Un’Italia dunque ancora rossa e arancione, con un unico spiraglio di speranza dato dall’annuncio della riapertura delle scuole, a prescindere dal colore della Regione. Riaprire le porte delle classi deve essere la priorità, un intervento necessario e non più procrastinabile che dobbiamo ai nostri bambini e ai nostri ragazzi per restituirgli un briciolo di normalità. Allo stesso tempo però credo non ci si possa più permettere di comunicare con le famiglie, le imprese, i lavoratori attraverso annunci anticipati via stampa rispetto a misure che impattano sulla vita e il lavoro di milioni di italiani. Ci sono categorie intere alle prese con la crisi più profonda e drammatica dalla guerra ad oggi, negozianti ed esercenti che rischiano di non riaprire le proprie attività, che dopo una fase prolungata di sacrifici, restrizioni e chiusure, meritano almeno di avere spiegazioni chiare e prospettive certe. È una fase estremamente delicata, tra una campagna vaccinale che deve ancora decollare, un virus che non molla la presa, ristori o sostegni che arrivano col contagocce e una stanchezza e un’esasperazione generalizzate tra i cittadini, dai più giovani privati della loro socialità, ai lavoratori in ansia per il proprio futuro. Lo ha dimostrato anche lo storico mea culpa di Angela Merkel, che ha fatto dietrofront dopo aver annunciato un ‘super lockdown’ in Germania per Pasqua, chiedendo scusa per aver creato altra incertezza tra i cittadini. Ecco, nel periodo di estrema difficoltà che tutta Europa sta attraversando, serve chiarezza e serve una programmazione seppur graduale e ben ponderata delle riaperture, che tenga conto della necessità di dover convivere con questo virus ancora per qualche mese. E servono messaggi chiari e semplici per non continuare a contrapporre le ragioni della salute a quelle della scuola e dell'economia”. 

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