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Cronaca

Stop alla plastica e al monouso, il Comune aderisce al manifesto dell'Anci e avvia nuove azioni

L'assessora Anna Montini: "Stipuliamo una sorta di nuovo contratto volto a sostenere e incentivare delle pratiche meno impattanti dal punto di vista ambientale, a favore del riuso e del riciclo"

Si aggiunge un altro tassello all’insieme di azioni assunte dal Comune di Rimini per ridurre l’uso della plastica e dei prodotti monouso. Si tratta della recente adesione al manifesto #moNOuso dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) approvata dalla giunta negli scorsi giorni per ribadire l’intenzione da parte dell’amministrazione locale nel promuovere politiche sostenibili e contro il consumo dei materiali usa e getta, attraverso un impegno generale volto alla rimozione di tutte quelle barriere - tecniche, economiche e culturali - che ostacolano la transizione dal monouso al riutilizzabile.

I principi sottoscritti dalla squadra della Giunta presenti nel documento sono cinque. Il problema non è la plastica, ma il monouso: sostituire prodotti monouso con altri prodotti monouso, seppur a minor impatto ambientale, non è una soluzione coerente con la necessità di ridurre drasticamente il consumo di risorse naturali e, soprattutto, con l’entità e i tempi dei cambiamenti necessari per “ricondurre lo sviluppo sui binari della sostenibilità”. La differenziata non basta: migliorare i processi produttivi, la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti sono condizioni necessarie ma non sufficienti per contrastare efficacemente la crisi ecologica in atto. Accompagnare la prevenzione: è necessario stimolare, facilitare e accompagnare persone e imprese a modificare comportamenti e modelli imprenditoriali in linea con una precisa gerarchia che vede al primo posto la prevenzione (non produrre rifiuti). Favorire il riuso: è necessario consolidare e favorire i modelli del riuso in ogni contesto, ferme restando le esigenze di igiene e sicurezza. Testimoniare il cambiamento: superare la cultura e la prassi dell’usa e getta negli stili di consumo e nell’offerta di prodotti e servizi si può e si deve fare. Testimoniare il cambiamento comunicando le azioni - piccole e grandi - messe in campo dalla pubblica amministrazione contribuisce al coinvolgimento degli attori sociali ed economici.

Con questa adesione al manifesto il Comune di Rimini conferma ancora una volta la sua attenzione verso la tutela ambientale e la lotta agli sprechi, perseguita in questi anni attraverso la realizzazione di numerose iniziative.

Nei nidi e scuole d’infanzia comunali (17 infanzia e 12 nidi): non si usano più piatti, posate e bicchieri di plastica monouso nelle proprie mense. Si usano solo stoviglie in porcellana, posate in metallo e bicchieri in vetro (rimane solo il bicchiere di plastica per l’acqua durante l'uscita in giardino dei più piccoli);

Nelle mense scolastiche delle scuole primarie non si usano più piatti, posate e bicchieri di plastica monouso, ma stoviglie in porcellana, posate in metallo e bicchieri in vetro essendo state installate lavastoviglie in tutte le scuole d’infanzia e primarie (comunali e statali);

E’ stato inserito, a partire dall’anno 2019, nell’ordinanza balneare emessa annualmente, il divieto di uso di bicchieri di plastica monouso e cannucce di plastica monouso per gli operatori e i ristoratori in spiaggia;

Sono state installate e ripristinate varie fontane per l’erogazione di acqua potabile in viali o piazzette nella zona turistica-balneare per favorire la ricarica di borracce per l’acqua (per un totale di 101 presenti sul territorio comunale);

E' stata emanata a febbraio 2019 l’Ordinanza per divieto uso coriandoli plastificati in tutti i luoghi pubblici della città; - Sul territorio comunale sono presenti 7 case per la distribuzione dell’acqua di rete installate dal Comune di Rimini ed Hera, a partire dal 2011, in collaborazione con Romagna Acque, Amir e Adriatica Acque. Sono in previsione per il 2022 due ulteriori installazioni. Il totale dei litri di acqua erogati (liscia e gasata) fino al 31 marzo 2022, sono stati in totale 19.615.880 (una stima di oltre 13 mila bottiglie di plastica da un litro e mezzo, che in questo stesso periodo non sono arrivate nei cassonetti della raccolta differenziata, evitando lo smaltimento).

Nel 2020 sono stati installati 22 erogatori di acqua filtrata in tutte le scuole medie e nelle palestre ad esse annesse del Comune di Rimini, grazie ad un’iniziativa cofinanziata da Atersir e portata avanti in stretta collaborazione con Romagna Acque che ha installato gli erogatori nelle scuole e con AMIR S.p.A. che ha fornito 3500 borracce a tutti gli studenti iscritti con lo scopo di ridurre i rifiuti di plastica. La distribuzione è proseguita nel 2021 con la sola collaborazione di Amir con la consegna alle scuole di 1870 borracce per tutti i nuovi iscritti alla scuola secondaria di primo grado a.s.2021/2022 e a tutto il personale scolastico docente e non docente;

Nel 2021 è stato installato un erogatore di acqua di rete presso la Biblioteca civica comunale Gambalunga nell’ambito della campagna di promozione di buone pratiche che il Ceas - Centro di Educazione Alla Sostenibilità del Comune di Rimini ha attivato in collaborazione con Piano Strategico, per la strategia regionale di sostenibilità che, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, realizza il progetto “La sostenibilità come processo di apprendimento”, quest’azione in particolare si inserisce nella strategia #PlasticfreER che ha come scopo la riduzione delle plastiche nell’ambiente.

Nel 2021, il Comune di Rimini in collaborazione con una ditta locale e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, ha fatto installare due dispositivi atti alla cattura del materiale galleggiante, per lo più plastica, nell’alveo del fiume Marecchia e presso il bacino del Ponte Tiberio al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell’inquinamento dell’ambiente fluviale e marino da rifiuti di plastica e microplastiche.

“Da tempo come Comune di Rimini stiamo orientando le decisioni e le politiche verso un’accelerata riduzione degli oggetti di plastica monouso, ben consapevoli degli effetti devastanti di questa scorretta abitudine sul mare e sull’ambiente - commenta Anna Montini, assessora comunale alla transizione ecologica – Con la firma al manifesto di Anci, stipuliamo una sorta di nuovo contratto volto a sostenere e incentivare delle pratiche meno impattanti dal punto di vista ambientale, a favore del riuso e del riciclo. E’ un tema sul quale da anni stiamo ponendo un’altissima attenzione, attraverso molteplici iniziative: dalla sensibilizzazione dell’opinione pubblica all’adozione di azioni più concrete, capaci di incidere con concretezza nel quotidiano e di cambiare delle consuetudini sbagliate. L’impegno per un Adriatico pulito e una città sempre più green è al centro del mandato e il faro di ogni politica che andiamo ad adottare”.

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