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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Riccione

La storia del piccolo Brian commuove i Riminesi, scatta la solidarietà per aiutarlo a sentire e parlare

Nato prematuro deve affrontare gravi problemi di salute e scatta una raccolta fondi. La sua famiglia: "Ringraziamo per il grande sostegno, i primi fondi serviranno per l'apparecchio acustico"

Il piccolo Brian ha solo un anno e 5 mesi. E’ nato prematuro, pesava solo 550 grammi. Questo ha comportato molte complicazioni: i polmoni non si sono sviluppati del tutto, ha un -6 di miopia e forte strabismo, non può sentire nulla. La sua storia ha commosso tanti Riminesi e non solo, dato che la sua famiglia ha deciso di chiedere aiuto e raccontare attraverso la piattaforma Gofundme le difficoltà che stanno affrontando: in pochi giorni sono stati raccolti quasi 5 mila euro e la campagna prosegue, fondi che serviranno per bisogni impellenti, come l’acquisto di un apparecchio acustico per poter sentire e avviare un percorso per riuscire a far parlare il piccolo.

La famiglia Magrini non si aspettava di ricevere così tanto affetto. Papà Luca, originario di Riccione, conosciuto per aver lavorato a lungo al bagno 125, spiega che pur di aiutare il suo piccolo farà tutto quanto possibile. A partire dalla raccolta fondi: “All’inizio avevamo un po’ di perplessità, ma abbiamo bisogno di aiuto – spiega Luca -, e abbiamo trovato una immensa umanità. Soprattutto tanti gesti di persone che si sono private di qualcosa per aiutarci. Speriamo che gli sforzi che stiamo facendo possano darci dei buoni risultati per la salute e il futuro del piccolo”.

Luca e la sua compagna Veronica stanno facendo grandi sacrifici. Nel 2019 si erano trasferiti in Romania per aprire una piccola fattoria, a 140 chilometri da Timisoara, ma non sono riusciti a proseguire nell’attività per via dei problemi di salute dei loro piccoli. Il fratello di Brian, che si chiama Matthew e ha 2 anni e 8 mesi, soffre di autismo. “Mi sono trovato con due bambini con gravi problemi di salute – racconta Luca -, ma dobbiamo stargli vicino. I polmoni di Brian non si sono sviluppati del tutto e quindi anche un qualsiasi raffreddore è molto pericoloso per lui. É stato operato per una retinopatia, altre diagnosi avute: stop cardiorespiratorio, emorragia cerebrale di 2°e 3°, ernia inguino-scrotale sinistra, primo torace sinistro, distrofia dovuta sempre alla prematurità, displasia bronco polmonari, sindrome convulsiva, craniostenosi, plagiocefalia, microcefalia”.

Brian non sente e non è idoneo per una operazione di innesto impianto auditivo, ma con un apparecchio acustico esterno, con frequenze molto alte, potrà avere un grande aiuto a sentire il minimo indispensabile per poter incominciare a parlare. “Attualmente la mia compagna lo porta a fare kinetoterapia, senza la quale lui non potrebbe iniziare a provare a camminare , a stare seduto e tantomeno a sorreggere la testa da solo – prosegue Luca nel racconto -. Matthew, il primogenito, è nato autistico e l'abbiamo scoperto quando aveva 1 anno e 2 mesi quando ha incominciato a perdere tutte le abilità acquisite e da allora andiamo regolarmente a fare controlli e terapie di recupero. Attualmente io lavoro in Italia come stagionale, ma la mia compagna e i bambini stanno in Romania. In Romania perché la mia compagna è Rumena e nel 2019 avevamo creato una piccola fattoria con animali che ci permetteva di vivere decentemente”. 

Poi le difficoltà e una sfida difficile da affrontare: “Al momento però non posso permettermi di portarli in Italia perchè non posso permettermi una casa e in Romania le apparecchiature, terapie e investigazioni si pagano ed io purtroppo non riesco a fare di più. Al momento la cosa più urgente è l'apparecchio acustico, poi gli occhiali per la forte miopia. Dalla raccolta abbiamo già ricevuto grande sostegno e ringraziamo di cuore chi ci sta dando una mano”, conclude Luca.

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