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Cronaca

La storia di un cane "speciale": anche per Al è arrivata la famiglia giusta

Ricoverato dopo il recupero insieme ai fratellini nella struttura del canile comunale “Stefano Cerni” gli operatori avevano capito fin da subito che Al era un cane “speciale”

La sua storia era stata al centro delle cronache cittadine e ora, anche grazie a questa attenzione di media e social, Al, cane meticcio e cieco, abbandonato assieme ai tre fratellini in uno scatolone accanto a un cassonetto dei rifiuti nel dicembre scorso, ha trovato non solo un nuovo compagno di vita con cui condividere gli affetti ma anche tre nuovi fratelli adottivi, che Massimo, noto imprenditore riminese nel corso degli anni aveva già adottato. Ricoverato dopo il recupero insieme ai fratellini nella struttura del canile comunale “Stefano Cerni” gli operatori avevano capito fin da subito che Al era un cane “speciale”. Infatti i controlli medico sanitari e i consulti neurologici hanno confermato che purtroppo il cucciolo era cieco e aveva uno sviluppo più lento rispetto ai fratellini.

Ma Al si è dimostrato un tipo molto tosto e di quel cucciolo un po’ sgraziato, in breve è rimasto veramente poco. Al è diventato un bellissimo cane tipo lupoide, di futura taglia grande e a soli 4 mesi ha già raggiunto il peso di 16 chilogrammi. Grazie all’impegno di operatori e volontari, il piccolo Al ha imparato a mangiare da solo e a muovere i suoi passi con più sicurezza; i suoi sensi, grazie alle sollecitazioni ricevute, si sono sviluppati tanto da compensare il deficit visivo. 

Per la sua adozione, sono stati coinvolti i media e i social e la risposta dei cittadini non si è fatta attendere. Così in canile è arrivato Massimo, noto imprenditore riminese ed è stato amore a prima “vista” per entrambi. Massimo vive con altri 3 cani, Lea adottata in canile a Rimini nel 2004, Desy proveniente da una struttura di Roma e Poldo riminese doc entrato presso in struttura nel 2014. Massimo ha dedicato intere giornate nel percorso pre-affido accompagnato dagli operatori e dall’educatore del canile, con una passione ammirevole e spinto dalla volontà di poter garantire ad Al il meglio. Per motivi di lavoro si è assentato una settimana e nonostante i migliaia di chilometri di distanza ogni giorno si è tenuto in contatto con gli operatori del canile, che hanno risposto inviando foto e video del suo piccolo e delle sue prodezze quotidiane. Qualche giorno fa Al ha finalmente lasciato il canile, fianco a fianco con Massimo pronti  per iniziare la loro nuova vita insieme.

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