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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bellaria-Igea Marina

Strepitoso successo per la 35° edizione del Bellaria Film Festival

Ad aggiudicarsi il prestigioso Concorso Italia Doc, vetrina sulla miglior produzione documentaria italiana, è stato Sagre balere di Alessandro Stevanon

TUTTI I PREMI E LE MOTIVAZIONI
La giuria presieduta dall’autore e regista Gianfranco Pannone e composta da composta da Natalie Cristiani (regista, vincitrice nel 2016 del Bellaria Casa Rossa Art Doc con La Artefacta); Alberto Lastrucci (direttore Festival dei Popoli); Marco Migani aka Inserire Floppino (musicista e artista visivo) e Enza Negroni (regista, presidente D.E-R Documentaristi Emilia Romagna) ha assegnato quattro riconoscimenti.

Sagre balere di Alessandro Stevanon si è aggiudicato il premio di 4000 euro del Concorso Italia Doc con la seguente motivazione: Una finestra su un pezzo d’Italia marginale, o più propriamente marginalizzato dalla cosiddetta "cultura alta". Omar Codazzi, il cantante protagonista, è un puro? Certo è molto amato dal suo pubblico. Ed ecco che l’autore cerca di restituirci l’uomo grazie a una complicità intelligente. Ne esce anche il ritratto di un’Italia in via di estinzione, ma non troppo. Un’Italia che fa riflettere sia dal punto di vista sociale che antropologico.

La Menzione speciale intitolata alla memoria di Gianni Volpi è stata invece assegnata a See you in Texas di Vito Palmieri, con la seguente motivazione: È un film di ricerca, di scoperta, nel quale la giovane coppia protagonista, con la sua quotidianità, ci svela un mondo antico a cui ha scelto di appartenere con passione. Un mondo fatto di fatiche e di sogni, dove il passato e le nostre origini rurali tornano a vivere prepotentemente dopo anni di cultura consumistica. L’opera apre un’ulteriore finestra sul dibattito in corso fra il cinema del reale, il cinema di finzione e le sue contaminazioni.

Per il Concorso Casa Rossa Art Doc, si aggiudica il premio di 1000 euro, Hidden photos di Davide Grotta con la seguente motivazione: Hidden Photos svela un nascosto autentico e terrificante della storia cambogiana: quella di Pol Pot e Khmer Rossi. Il film si propone con un rigore e una semplicità che tiene in considerazione anche il punto di vista dello spettatore. I due testimoni ci restituiscono, grazie allo sguardo attento dell’autore e alla costruzione del racconto, un divario generazionale che non appartiene solo alla Cambogia: l’uomo del passato che con spregiudicatezza fa della storia un business e il giovane che cerca di dare un senso alla storia antica del proprio paese.

Chiude la rosa dei premiati Tomba del tuffatore di Yan Cheng e Federico Francioni che vince la Menzione speciale intitolata alla memoria di Paolo Rosa, con la seguente motivazione: Attraverso l’accostamento piacevolmente inconsueto tra situazioni tipiche ed evocative, il film propone una ricognizione poetica e ragionata su una delle località turistiche più celebri del nostro paese.

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