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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Stuprata nei bagni della stazione, rifiutata la richiesta della perizia medica

Imputato un 30enne nigeriano accusato dello stupro ai danni di una 18enne richiedente asilo avvenuto nel luglio scorso

E' stata fissata al prossimo 5 aprile la discussione del processo che vede imputato un 30enne nigeriano accusato dello stupro, ai danni di una 18enne richiedente asilo, avvenuto lo scorso 7 agosto nella stazione ferroviaria di Cattolica. Nella giornata di giovedì, infatti, il gip ha rifiutato la richiesta della difesa dello straniero, regolare in Italia, di procedere con rito abbreviato subordinato a una perizia medica sulle lesioni riportate dalla vittima nelle parti intime. La ragazzina, secondo quanto emerso, dopo essere stata violentata era riuscita a prendere il cellulare del suo aguzzino e aveva digitato il numero del proprio fidanzato al quale, in tutta fretta e senza ulteriori spiegazioni, gli aveva chiesto di memorizzare quel numero, riponendo nuovamente l’apparecchio nella borsa del violentatore. Sulla base di questo, erano partite le indagini della polizia di Stato. L'utenza telefonica era risultata appartenere a un conoscente del nigeriano e, da qui, gli inquirenti sono arrivati a Jeffrey Oni Oboh. Convocato in Questura con la scusa di una verifica del permesso di soggiorno, il 30enne era stato trovato in possesso della sim corrispondente al numero di cellulare e, la stessa 18enne, lo aveva riconosciuto facendo così scattare le manette.

IL VIDEO DELL'ARRESTO

La vittima era stata violentata nei bagni della stazione ferroviaria quando, il maniaco, l'aveva avvicinata con una scusa. Dopo aver costretto la 18enne a un rapporto completo, l'aveva poi lasciata andare sanguinante. La ragazzina, ospite di una comunità per emigranti rifugiati, solo dopo 2 giorni di angoscia e di perdite di sangue dalle parti intime, aveva trovato il coraggio di raccontare ai responsabili della casa protetta quanto accaduto e, da lì, venire portata in ospedale per le cure del caso. Dopo essere stata medicata, la giovane aveva denunciato tutto alla polizia di Stato facendo così partire le indagini che hanno portato all'arresto del 30enne con l'accusa di violenza sessuale e lesioni.

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