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Cronaca

Stuprata nella discoteca, gli inquirenti al lavoro per ricostruire la versione della vittima

Gli investigatori dei carabinieri a caccia di riscontri sul racconto della studentessa spagnola abusata

Insagini serrate per gli inquirenti dell'Arma che, da sabato, sono al lavoro per ricostruire cosa sia realmente accaduto alla studentessa spagnola, a Rimini per l'Erasmus, che ha denunciato di essere stata violentata in un noto locale. Al momento, infatti, gli investigatori avrebbero in mano solo il racconto della vittima, una 20enne, e il referto del pronto soccorso in cui si parla di lievi lesioni esterne agli organi genitali. I carabinieri stanno cercando riscontri a tutto campo per cercare di capire se la versione della giovane, appannata dal troppo alcol ingurgitato, abbia delle rispondenze a quanto successo nella notte tra venerdì e sabato. Al vaglio degli inquirenti sia le telecamere a circuito chiuso interne alla discoteca che alcune testimonianze dei presenti dal momento che, la stessa vittima, non ha saputo fornire indicazioni su dove sia successo il presunto stupro. Dal racconto della 20enne, infatti, emergerebbero solo vaghi ricordi di due ragazzi, che non ha saputo descrivere, che avrebbero abusato di lei. Solo al mattino successivo, smaltita la sbornia, la studentessa si sarebbe resa conto di un fastidio alle parti intime che le avrebbe fatto pensare a un rapporto sessuale contro la sua volontà. In un primo momento, secondo quanto denunciato dalla giovane ai militari, sembrava che la violenza potesse essere stato compiuta da due uomini italiani. La presunta violenza, invece, sarebbe stata compiuta da un uomo straniero non residente a Rimini e consumata in un furgoncino parcheggiato non lontano da un locale notturno. 

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