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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Manca la flagranza di reato, il 22enne accusato di stupro esce dal carcere

Il gip ha emesso nei confronti del giovane che avrebbe violentato una ragazza nel parcheggio della discoteca la custodia cautelare ai domiciliari senza braccialetto elettronico

Il gip del Tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, non ha convalidato l'arresto in carcere del muratore 22enne fermato dai carabinieri di Cattolica domenica mattina nel pesarese per la violenza sessuale di una ragazza di 20 anni, nel parcheggio di una discoteca, ma ha disposto la custodia ai domiciliari. "Il gip per mancanza della flagranza di reato ha ritenuto disporre la detenzione domiciliare del mio assistito - ha spiegato l'avvocato difensore del ragazzo, Marco Defendini del Foro di Pesaro - senza braccialetto elettronico". La vittima. tutelata dall'avvocatessa Elena Fabbri, aveva raccontato che quella notte era in giro con le sue amiche per poi andare al Malindi. Nel locale sulla spiaggia di Cattolica le ragazze erano state raggiunte da un gruppo di coetanei albanesi, anche loro residenti nel pesarese, conoscenti di una delle giovani. Musica e divertimento fino a quando la vittima era stata avvicinata da un 22enne del gruppo che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le avrebbe proposto di lasciare la pista per parlare nel parcheggio del locale a ridosso della foce del Conca. Appena giunti nelle stradine, tra la vegetazione, il presunto stupratore avrebbe gettato la maschera aggredendo la vittima e pretendendo un rapporto sessuale. La ventenne, in preda al terrore, avrebbe avuto solo il tempo di chiedere aiuto con un messaggio sul cellulare prima di essere abusata dal 22enne che dopo averla trascinata tra la vegetazione le avrebbe strappato i vestiti per poi violentarla nonostante le suppliche di lei a lasciarla andare.

Completamente diversa, invece, la versione del 22enne che davanti al gip aveva ribadito la sua estraneità al presunto stupro. "Il rapporto - ha spiegato il 22enne - era consenziente" per poi aggiungere alcuni dettagli su quanto accaduto quella notte. Secondo il presunto stupratore la ragazza era alla sua prima esperienza e tutto sarebbe durato pochi minuti per il dolore provato dalla giovane. Il legale del giovane, poi, ha sottolineato come non ci sarebbe stata nè l'eiaculazione nè la costrizione raccontata dalla presunta vittima nell'essere portata nel parcheggio del locale. Due dettagli che emergerebbero dall'assenza di liquido seminale sui vestiti di lei e dalle telecamere di videosorveglianza del Malindi. L'avvocato Defendini ha annunciato la richiesta di alcune perizie e, in particolare, proprio sui filmati dai quali emergerebbe come i due nell'uscire dalla discoteca avrebbero un atteggiamento normale e non ci sarebbero segnali di costrizione. Stesso discorso per quanto riguarda i vestiti di lei sui quali, da quanto emerso, oltre a non esserci tracce biologiche non risulterebbero strappati. "È per noi una violenza anomala - ha detto il difensore - la ragazza non aveva abrasioni né segni di lesioni. Il pronto soccorso infatti conferma il rapporto, ma non la violenza".

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