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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Viserba / Viale Astico

SVOLTA NEL GIALLO DI RIVABELLA. Spunta l'ipotesi di un suicidio

Gli inquirenti tendono a credere che la giovane cameriera romena si sia tolta la vita in un momento in cui si trovava psicologicamente sofferente per la perdita del figlio avvenuta, nell'estate del 2012, nel suo Paese natale. Si attendono i risultati dell'autopsia, prevista per venerdì pomeriggio, per confermare l'ipotesi

Clamorosa svolta nelle indagini sulla morte di Florentina Ciobanu, la cameriera romena 33enne trovata morta giovedì mattina all’interno della pensione Scilla di Rivabella con un coltello piantato nel cuore. Nel corso della notte tra giovedì e venerdì, infatti, gli inquirenti della squadra Mobile di Rimini guidati da Nicola Vitale hanno individuato elementi tali da escludere quello che, in un primo momento, era sembrato un omicidio passionale e particolarmente crudo. Per tutta la serata di giovedì, gli investigatori della polizia hanno interrogato i titolari della pensione e, dopo aver valutato le loro dichiarazioni, hanno incrociato i dati raccolti dalla polizia Scientifica arrivando a propendere per l’ipotesi del suicidio.

L’indagine ha permesso di ricostruire il profilo della 33enne, che già lo scorso anno aveva lavorato nello stesso albergo, e rilevato come ancora soffrisse molto per la morte del figlio, avvenuta nel luglio del 2012, annegato nel Danubio a soli 12 anni. Secondo gli inquirenti, proprio per questo motivo e per cercare di dimenticare la tragedia, Florentina era tornata in Italia questa estate per lavorare come cameriera nella pensione Scilla ma, più si avvicinava la data del suo rientro in Romania, più la 33enne dimostrava segni di insofferenza. Pare sia stato proprio per evitare di tornare in concomitanza con la cerimonia di commemorazione del figlio che la ragazza, che aveva terminato il proprio lavoro ai primi di settembre, abbia fatto di tutto per procrastinare il viaggio di ritorno.

Gli investigatori della Mobile, una volta accertato che giovedì mattina nessun estraneo era entrato nella pensione di via Astico, hanno così ricostruito le ultime ore di vita della ragazza che, da programma, alle 12.30 avrebbe dovuto prendere il pullman per la Romania. Verso le 10 di giovedì, nella pensione Scilla si trovano sia la proprietaria che il figlio con quest’ultimo che aveva portato alla Ciobanu i biglietti del pullman per poi uscire ed eseguire alcune commissioni. In albergo rimangono quindi solo la ragazza e la titolare che verso le 11, esce per andare a prendere la propria auto nel box per poi accompagnare la 33enne alla stazione delle corriere. La proprietaria, quindi, rientra nella hall e chiama un paio di volte la ragazza, che si trovava nella cucina al primo piano. La Ciobanu le risponde che stava per arrivare ma, verso le 11.30 a una terza chiamata, Florentina non risponde più e la titolare sale nella cucina ritrovandola riversa a terra e in un mare di sangue. Atterrita, alle 11.40, la titolare chiama il 118 innescando così tutte le indagini andate avanti nella giornata di giovedì.

La polizia, nel corso del sopralluogo in cucina, ha ritrovato il cellulare della 33enne riuscendo così a risalire alle ultime telefonate fatte che hanno permesso di gettare nuova luce sul caso. Verso le 9 Florentina telefona a un’amica romena, che lavora come badante a Brescia, e nel corso di una conversazione sconclusionata le racconto che l’albergo dove lavora è circondato dalla polizia e dai cani. La 33enne, in preda a una crisi nervosa, accusa l’amica di aver mandato lei i poliziotti perché convinta di essere stata derubata dalla Ciobanu. Alla conversazione assistono anche i titolari dell’hotel che cercano di tranquillizzare la loro dipendente, parlando anche al telefono con l’amica, per poi lasciare nuovamente sola Florentina.

L’ultima telefonata fatta dal cellulare della 33enne è stata al marito di lei, che si trova in Romania, alle 11.11 e va avanti per circa mezz’ora. Sentito venerdì mattina dagli inquirenti, l’uomo ha confermato di aver parlato con la moglie ma, anche in questo caso, si sarebbe trattato di una conversazione sconclusionata dove la Ciobanu avrebbe nuovamente parlato di un albergo circondato dalla polizia che sarebbe venuta per lei. Ed è proprio dopo aver terminato la telefonata che, per il personale della Mobile, Florentina ha preso un coltello da cucina, con una lama di circa 21 centimetri, e dopo averlo appoggiato a terra si è gettata sopra trapassando il cuore. Toccherà ora all’autopsia, prevista per venerdì pomeriggio, confermare le ipotesi degli investigatori.

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