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Cronaca

Taglio del nastro per i nuovi posti letto hospice “Infermi”

Si è svolta venerdì mattina l'inaugurazione di 10 nuove stanze, con altrettanti posti letto, dell'Unità Operativa “Terapia Antalgica e Cure Palliative .- Hospice”

Si è svolta venerdì mattina l'inaugurazione di 10 nuove stanze, con altrettanti posti letto, dell'Unità Operativa “Terapia Antalgica e Cure Palliative .- Hospice”. Vi hanno partecipato il presidente della Provincia Stefano Vitali, il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi, il direttore generale dell'A.USL Marcello Tonini, il direttore medico del presidio ospedaliero di Rimini – Santarcangelo – Novafeltria Stefano Busetti, il direttore dell'unità operativa Davide Tassinari.

L’Unità Operativa di “Terapia Antalgica e Cure Palliative - Hospice” è inserita all’interno del Dipartimento di “Oncologia ed Oncoematologia” dell'Azienda USL di Rimini, ed opera in stretta collaborazione con le altre Unità Operative che ne fanno parte (nello specifico, le Unità Opreative di “Oncologia”, “Ematologia”, “Radioterapia” e l'Unità Funzionale di “Senologia”), i reparti di degenza dislocati nei cinque ospedali del territorio, e col Dipartimento delle Cure Primarie. La “Terapia Antalgica e Cure Palliative - Hospice” inserisce dunque il proprio operato all’interno della “Rete delle Cure Palliative” e della  “Rete della Terapia Antalgica” dell'Azienda USL, reti che seguono il paziente sia a livello ospedaliero che territoriale, al fine di offrire sostegno nella lotta al dolore e nella fase terminale della vita.

I 10 nuovi posti letto di Hospice vanno ad aggiungersi ai 10 già esistenti e ai 2 posti letto di Terapia Antalgica. Oltre al direttore, dottor Davide Tassinari, nell'Unità Operativa operano altri 6 medici, 1 psicologa, 14 infermieri, e 8 operatori socio sanitari (oss); a questi si aggiungeranno 6 nuovi infermieri e 4 nuovi oss a completare l'“Equipe di Cure Palliative”, vero ed unico nucleo assistenziale dell'Unità Operativa. La attivazione dei nuovi posti letto di Hospice va a completare il programma aziendale di adeguamento dell’offerta assistenziale nei confronti del paziente con malattia cronica in fase critica o con dolore, allineando l’Azienda USL di Rimini alle migliori esperienze nazinali, in linea con gli orientamenti dell'innovativa legge 38/2010 che istituisce, di fatto, le “Reti delle Cure Palliative” e della “Terapia del Dolore”.

L’attenzione ed il supporto al paziente ed alla sua famiglia in una fase critica della malattia sono gli obiettivi principali del lavoro della “Equipe di Cure Palliative”; la presa in carico del paziente, in un'ottica di condivisione dei percorsi in collaborazione con l’ospedale e col medico di medicina generale all’interno della Rete delle Cure Palliative e della Rete della Terapia del Dolore è la modalità assistenziale secondo cui l'Unità Operativa svolge il suo lavoro di supporto e accompagnamento del paziente nelle fasi critiche della malattia. Tra Hospice e Terapia Antalgica sono ricoverati annualmente circa 380 pazienti, e sono 8000 circa sono  i pazienti visitati e seguiti ambulatorialmente.

I lavori sono consistiti nella realizzazione di dieci nuove stanze (essendo ogni stanza ad un solo posto letto), risanamento delle pareti esterne ed interne anche per deumidificazione, modifiche interne con ridistribuzione di alcuni spazi, adeguamento degli impianti tecnologici, sistemazione delle aree verdi pertinenziali. Le camere oltre al letto di degenza, contemplano spazi attrezzati con supporto per vita di relazione, nuovi arredi delle camere per garantire la presenza dei familiari, presenza di servizi igienici per ogni camera e supporti per disabilità (legata alla patologia e-o di altro tipo), presenza di spazi adibiti a soggiorno e per la socializzazione, presenza di spazi specifici per depositi materiale ed attrezzature, postazione di controllo infermieristico, con centralizzazione di strumentazione specifica per monitorare funzioni biologiche e collegamenti ad allarme acustico e visivo di facile fruibilità da parte di pazienti disabili.

L’importo di questi lavori è pari ad 1.100.000 ero, finanziato per 1.011.169,28 euro con fondi a carico dello Stato, attraverso la Regione, e per la restante somma con fondi a carico dell’AUSL di Rimini. Nel reparto sono altresì presenti ambulatori, uno spazio di attesa per gli esterni, servizi igienici per esterni, locale per pratiche amministrative, una sala riunioni, la chiesa, spogliatoi personale centralizzati nel Padiglione in area dedicata.

Più in generale, l’edificio che ospita l’Hospice, il “Padiglione Ovidio”, per la sua strutturazione e il posizionamento (all’interno del sedime ospedaliero ma ben collegato con l’area urbana circostante) consente contemporaneamente un giusto grado di autonomia e un pronto e costante accesso alle risorse ospedaliere in quanto viabilità interne ne favoriscono il veloce collegamento pedonale e carrabile. L'accesso al fabbricato avviene tramite un ingresso principale attrezzato con un adeguato parcheggio dedicato al servizio degli ospiti e del personale.

L’edificio rispetta completamente le normative vigenti in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. La caratterizzazione più importante dell’intero padiglione è, infine, rappresentata da un'ampia zona verde che circonda tutto l’edificio ed in particolare tutte le stanze di degenza di Hospice godranno di questa visione. E’ oggetto dell’ultimo intervento anche la valorizzazione ulteriore del verde con la piantumazione di siepi di oleandri, aiuole di rose ed alberi ad alto fusto oltre la sistemazione dei prati.

Da tempo ormai l'Azienda lavora anche sull'accoglienza del paziente, sempre nell'ottica di una sua presa in carico il più possibile accogliente. E in quest'ottica, nell'ambito dell'odierna inaugurazione, è stata pensata una mostra di pittura degli “Artisti Riministi” che si protrarrà per tutto il fine settimana, fino a domenica 22, dedicata in particolare ai pazienti e ai loro famigliari. L'utilizzo di opere di artisti locali per ingentilire i locali ospedalieri non è tra l'altro una novità, basti pensare alle rassegne de “I pennelli per la vita”, con la stampa dei relativi volumi, che si sono svolte negli anni scorsi.

Gli artisti che partecipano alla presente iniziativa, con due opere ciascuno, sono: Guido Acquaviva, Germano Ceschi, Luciano Filippi, Enzo Maneglia, Giuliano Maroncelli, Mario Massolo, Maurizio Minarini, Aurora Pandolfini, Giorgio Rinaldini, Secondo Vannini.
Parteciperanno inoltre all’iniziativa con letture di Alda Merini e padre David Maria Turoldo Simone Felici e Francesca Accardi, ed il dott. Marco Balestri ed il suo gruppo di Jazz Vocalese.

Si segnala che gli artisti che hanno recitato nell'ambito dell'inaugurazione, si sono prestati alle iniziative pro bono. Il buffet è stato gentilmente offerto dallo IOR di Rimini. Proprio sugli aspetti umani è stato centrato l'intervento del dottor Tassinari, che ha reso omaggio ai “miei tre maestri”: il dottor William Raffaeli, fondatore e primo direttore dell'Unità Operativa, in pensione da pochi mesi, il dottor Alberto Ravaioli, primario di Oncologia (entrambi presenti e omaggiati con applausi) e il compianto dottor Domenico Iorio. Tassinari ha concluso il suo intervento, coronato da un lunghissimo applauso, citando il poeta Tonino Guerra, suo paziente negli ultimi giorni, il quale raccomandava di rendere il più accoglienti possibili gli ambienti ospedalieri.

Il presidente della Provincia ha sottolineato l'importanza del raggiungimento di alti livelli nelle strutture sanitarie provinciali, i grandi progressi fatti in questo senso, ammonendo rispetto al fatto che “non dobbiamo dare per scontato che sarà così anche in futuro. Dobbiamo anzi lavorare, per mantenere questi livelli e, come riminesi, dobbiamo diventare anche un po' più 'tignosi' rispetto al mantenimento dei nostri servizi”. Il vicesindaco Lisi ha sottolineato l'importanza della presa in carico a tutto tondo, e da tutti i putni di vista, compreso quello umano e della cortesia, dei pazienti.

Il dottor Tonini, anche rispondendo al presidente Vitali, ha chiosato che “la grinta qui non ci manca. E' vero, in futuro dovremo mettercela tutta per difendere l'esistente, e non escludo che alcune aspirazioni professionali, anche legittime, non possano avere immediatamente seguito. Dovremo essere così bravi da garantire i medesimi servizi al paziente, nonostante tutto questo. E credo che ce la potremo fare, lavorando più uniti, migliorando la trasparenza dei nostri percorsi e comunicando meglio possibile quello che stiamo facendo”. Il direttore generale ha concluso facendo i complimenti al dottor Tassinari. Al taglio del nastro del reparto e della mostra, è stato suonato l'inno nazionale italiano.

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