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Cronaca

Tartaruga marina incastrata nelle reti da pesca salvata dalla Fondazione Cetacea

Il capitano del peschereccio è rientrato in porto per affidare l'animale alla cure degli specialisti

Prima dell’alba di mercoledì 20 febbraio, verso le 2:30 la Fondazione Cetacea ha recuperato un esemplare di Caretta caretta trovata nelle reti del peschereccio Levriero II durante un’uscita di pesca. Il comandante Tomas Parenti e suo padre Sebastiano al momento del ritrovamento hanno tempestivamente chiamato il presidente della Fondazione per avere le indicazioni in tempo reale su come constatare le condizioni di salute dell’animale e su come applicare le prime manovre di soccorso. Assodato che l’animale pur non essendo in condizioni critiche necessitava di cure a causa di qualche ferita superficiale a becco e carapace, anziché essere liberato immediatamente è stato invece riportata in porto dove  aspettava il team della Fondazione. Ora Giulia, questo il nome con cui è stata battezzata la Caretta lunga circa 60 cm, è ricoverata al Centro di Recupero Cura e Riabilitazione di Riccione e, fatti tutti gli accertamenti, una volta ripresa completamente riprenderà il mare. Magari proprio con la collaborazione del peschereccio che l’ha salvata. Con Giulia sono 27 le tartarughe ricoverate in questo momento presso il CRTM di Riccione, tutte di dimensioni medio-grandi. 
 

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