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Cronaca Riccione

Teatro, video, danza e fotografia la lunga estate del Ttv festival

Tra i protagonisti della 25a edizione dello storico festival riccionese Elio Germano e Alessandro Sciarroni, Deflorian/Tagliarini e Federico Mecozzi, Isabella Ragonese e Lucia Calamaro, Davide Rondoni e Fausto Paravidino

Torna il Riccione TTV Festival, manifestazione biennale dedicata alle nuove frontiere del teatro e ai rapporti tra arti sceniche e video. Creato nel 1985 da Franco Quadri e oggi diretto da Simone Bruscia, il TTV celebra la sua 25a edizione con un programma che attraversa tutta la seconda parte dell’estate: dal 14 agosto alla fine di settembre, con un mese di anteprime e tre weekend di grande teatro, il 12-13, 18-20 e 26-27 settembre. A inaugurare questo finale di stagione all’insegna della cultura è la mostra fotografica di Beatrice Imperato The summer is magic. Riccione, l’estate più attesa. Con la grazia e la curiosità di una flâneur del nostro tempo, Beatrice Imperato ha percorso le strade e le spiagge di Riccione per raccontare il risveglio della città dopo il lungo inverno del lockdown. La mostra, allestita a Villa Mussolini, è visitabile gratuitamente tutte le sere dal 14 agosto al 13 settembre (ore 21-24) e fa da prologo al TTV insieme a un’altra serie di appuntamenti che allargano il raggio di azione del festival al di fuori delle classiche cornici teatrali.

Il 30 agosto e il 6 settembre il focus si sposta sulla musica, con due “concerti danzati” in riva al mare al nascere del giorno (spiaggia 17, ore 6). Il primo dei due live – inseriti nella rassegna Albe in controluce – vede collaborare la cantautrice Cristina Donà, il coreografo Daniele Ninarello e il compositore Saverio Lanza, coautori di Perpendicolare. Una settimana dopo, la spiaggia di Riccione accoglie il pianoforte di Cesare Picco, compositore di fama internazionale che con tre performer della DanceHaus Company presenta Rituale per una nuova alba. Alla danza è dedicato anche un ciclo di laboratori a cura della compagnia NNChalance. A tenere i laboratori sono Raffaele Schicchitano del Balletto di Roma (29 agosto, ore 18, Villa Franceschi), le danzatrici della compagnia NNChalance (5 settembre, ore 18, Castello degli Agolanti) e Martina La Ragione e Gioia Morisco (11 settembre, ore 20, spiaggia 117).

Dopo queste anteprime il TTV parte ufficialmente sabato 12 settembre con Elio Germano, che a Villa Mussolini presenta Segnale d’allarme. La mia battaglia VR, tra i lavori cinematografici più originali degli ultimi anni (regia di Elio Germano e Omar Rashid, coproduzione Riccione Teatro). Interpretato dallo stesso Germano, Segnale d’allarme è un film in realtà virtuale nato da un monologo teatrale scritto dall’attore romano e Chiara Lagani (Fanny & Alexander) a partire dal Mein Kampf. Lo Spazio Tondelli di Riccione, grazie a una doppia residenza creativa, ha accolto sia la prima del monologo sia le riprese usate per il film. Dopo un fortunato passaggio alla Mostra del cinema di Venezia, il progetto torna in città, con Germano a introdurre la serata (dalle 18.30). Grazie ad appositi visori, gli spettatori possono rivivere la pièce immergendosi fino a confondere immaginario e reale. Commistione di teatro e video, Segnale d’allarme interpreta alla perfezione lo spirito del TTV, nato nel 1985 come vetrina per sperimentazioni a cavallo tra “Teatro Televisione e Video”.

Si concentra invece sul suono la ricerca di Glauco Salvo, cui è affidato il finissage della mostra di Beatrice Imperato a Villa Mussolini (domenica 13 settembre, ore 21 e 22.30). Polistrumentista attivo sulla scena alternativa, Glauco Salvo presenta Field Studies, performance a metà tra concerto e workshop che guida il pubblico all’esplorazione acustica dello spazio. Il weekend seguente ha come protagonista la danza, cui il TTV riserva una sezione intera a cura di Lorenzo Conti. Si inizia venerdì 18 settembre con un Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla Biennale danza di Venezia 2019. Alle 18.30, nel suggestivo scenario della spiaggia libera di piazzale Roma, Sciarroni interpreta Don’t be frightened of turning the page, rituale che esplora il concetto di cambiamento attraverso la reiterazione di una singola azione. Al termine della performance – un “voltare pagina” sul far della sera – il coreografo dialoga con Lorenzo Corti in un talk dal titolo Dal tramonto all’aurora. Abitare un tempo e uno spazio nuovo. Alle 21.30, il giardino di Villa Mussolini ospita poi uno splendido tributo a Pina Bausch, artista su cui da anni il TTV propone ricerche e approfondimenti: Daria Deflorian e Antonio Tagliarini (vincitori del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica al Premio Riccione 2019) portano in scena lo spettacolo teatrale che li ha lanciati verso il successo internazionale, Rewind. Omaggio a Café Müller di Pina Bausch.

Sabato 19 il programma riprende con altri appuntamenti imperdibili. Si comincia alle 18.30 alla spiaggia libera di piazzale Roma con una performance della danzatrice australiana Julie Shanahan, dal 1988 al Tanztheater Wuppertal, che esegue, in esclusiva per l’Italia, assoli tratti dal repertorio originale di Pina Bausch (evento a cura di Leonetta Bentivoglio, in collaborazione con la Pina Bausch Foundation). Alle 21.00, a Villa Mussolini è poi in calendario l’inaugurazione di Liebe Pina, mostra che raccoglie un’ampia selezione di foto scattate a Pina Bausch dalla sua assistente personale Ninni Romeo. Il vernissage prevede una visita guidata alla mostra e un talk tra Ninni Romeo, la curatrice Frédérique Deschamps e la giornalista Leonetta Bentivoglio; a seguire Awakening, concerto del violinista riminese Federico Mecozzi. La mostra resta aperta ogni sabato e domenica fino al 18 ottobre (ore 10-24 nel primo weekend, poi 15-20). Insieme alle fotografie di Ninni Romeo, nelle sale della mostra sarà consultabile la rassegna video Pina Bausch, un ritratto, dall’archivio video di Riccione Teatro. Il 19 e il 20 settembre viene inoltre presentato un estratto di Transfert per Kamera, ricognizione video del recente Santarcangelo Festival ideata dal Filmmaker Festival di Milano e coprodotta da Riccione Teatro; il TTV propone in loop il video Jardin di Riccardo Giacconi sullo spettacolo Se respira en el jardin como en un bosque di El Conde de Torrefiel.

Il weekend si conclude domenica 20 nel segno della danza. Alle 15, Davide Rondoni con Isabella Leardini e Simone Bruscia presenta il libro Noi, Il ritmo. Taccuino di un poeta per la danza e una danzatrice. Il programma propone poi una serie di appuntamenti con Marigia Maggipinto, figura storica del teatrodanza. Si comincia alle 16 con un incontro tra l’ex danzatrice del Tanztheater, la ricercatrice Gaia Clotilde Chernetich e Lorenzo Conti (L’eredità di Pina Bausch tra archivio e scena). È quindi la volta di Join! The Nelken Line Project, iniziativa della Pina Bausch Foundation che approda a Riccione dopo aver fatto il giro del mondo. Appassionati e curiosi sono invitati a ricreare il passaggio più noto delle opere di Pina, la linea Primavera, estate, autunno, inverno dallo spettacolo Nelken. Si inizia alle 17 con un workshop di Marigia Maggipinto nel giardino di Villa Mussolini e si prosegue con una performance itinerante, fino ad arrivare al mare.

In occasione del Riccione TTV Festival, dal 18 al 20 settembre, il giardino di Villa Mussolini si trasforma in TTVILLAGE, un’esposizione dedicata a tutti i creativi in cerca di oggetti esclusivi, accessori e pezzi unici: un ambiente creato per promuovere esperienze artistiche emergenti e tendenze attuali della cultura, dell’arte e del design. Grazie alla collaborazione con l’handmade market Lo Smanèt, il giardino di Villa Mussolini ospiterà artigiani e makers provenienti da tutta Italia dove poter acquistare oggetti bizzarri, unici ed accuratamente selezionati e diventerà un’isola di creatività, una vetrina di colori, sapori suoni e visioni grazie ai live painting, videomapping, dj set e street food che animeranno la manifestazione durante tutta la sua durata.

Si chiude così un decennio di retrospettive del TTV sul teatrodanza. Anche il titolo di questa edizione – Come vi immaginate l’amore? – è del resto un omaggio a Nelken; si tratta infatti di una delle domande rivolte da Pina ai suoi danzatori durante la preparazione dello spettacolo. Lo sguardo del TTV non si ferma però solo al teatrodanza e il weekend finale è anzi tutto concentrato sul teatro di parola. Sabato 26 settembre (ore 15), il Palazzo del Turismo ospita il convegno Il teatro che racconta. Dedica a Fausto Paravidino. Il drammaturgo genovese, presidente di giuria del Premio Riccione, racconta la sua idea di teatro in un incontro che riunisce collaboratori storici (Maria Teresa Berardelli, Iris Fusetti, Giampiero Rappa) e critici, Gerardo Guccini, Francesca Saturnino, Walter Zambaldi; coordinano Graziano Graziani e Rossella Menna. A chiudere il 25° TTV, sabato 26 e domenica 27 settembre è una prima assoluta. Per due sere (ore 21) il festival si sposta al Lavatoio di Santarcangelo e porta in scena Da lontano. Chiusa sul rimpianto, primo studio di un nuovo spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro, per e con Isabella Ragonese, una produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro e Argot Produzioni, in collaborazione con Riccione Teatro.

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