
Tecnologia, stile e sostenibilità: ecco il nuovo Palacongressi
Il nuovo Palacongressi di Rimini, che sabato sarà inaugurato dal Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e dal Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, è un condensato di tecnologie
Il nuovo Palacongressi di Rimini, che sabato pomeriggio sarà inaugurato dal Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e dal Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, è un condensato di tecnologie, in particolare per ciò che riguarda quelle congressuali. Intanto un’avvertenza di base: l’apparato tecnologico presente al Palas è ‘nascosto’, nel senso che è stata prestata assoluta attenzione alla massima tutela dell’architettura del palazzo
Questo affinché non fosse vista come la somma di elementi rispetto alla struttura, ma come inserimento nella struttura, nel rispetto del contesto architettonico di alto pregio. Tutto ciò salvarguardando flessibilità, ispezionabilità, manutenibilità di tutti gli impianti.
UNA GRANDE REGIA COLLEGATA A TUTTE LE SALE La regia generale delle tecnologie congressuali permette di collegare tutte le regie di sala fra loro, ma anche a contributi provenienti dall’esterno con linee dedicate (ADSL, ISDN, fibra ottica, satellite). Le traduzioni simultanee sono gestite da un impianto a 12 canali. La regia consente anche di gestire l’impianto di videoconferenza per il collegamento con altri centri congressi e qualsiasi sorgente di segnale video.
WI-FI… IN DIRETTA COL RELATORE Il nuovo Palacongressi è dotato di una copertura totale in wi-fi con accesso alla rete internet ed un collegamento verso l’esterno alla velocità di 100 Megabyte. Il sistema prevede la possibilità di configurare reti virtuali interne gestibili dai singoli convegni per organizzare anche moderni sistemi di comunicazione diretta fra chi ascolta e il relatore, nel corso del convegno. Possibile quindi interagire, esercitarsi, votare, esprimere commenti.
NUMERI DELLE TECNOLOGIE INSTALLATE Diffusori acustici di sicurezza: 650 - Apparecchi di illuminazione normale: 8.900 - Apparecchi di illuminazione di sicurezza: 2.100 - Cavi di energia: 276.000 m - Cavi di segnale: 145.000 m - Tubazioni: 125.000 m - Canali: 42.000 m - Prese di energia: 2.800 - Prese dati: 1.400 - Telecamere Tv circuito chiuso: 120 - Rivelatori incendio e gas: 2.670 - Torrette a pavimento: 260 - Pozzetti: 860
NUMERI DELLE TECNOLOGIE CONGRESSUALI Tiri motorizzati di scena: 52 - Vie di corsa binari: 1.900 m - Microfoni: 80 - Postazioni interpreti: 54 - Radiatori traduzione simultanea: 60 - Videoproiettori: 13 - Pantografi per videoproiettori: 37 - Schermi: 45 - Touch panel controllo: 33 - Monitor: 67 - Digital Signage: 70 monitor - Telecamere: 62 - Cavi di energia: 75.000 m - Cavi di segnale: 135.000 m
‘LEGNO STYLE’ MADE IN ITALY La firma del Prof. Volkwin Marg è sinonimo di materiali naturali. Quindi il legno, già largamente presente al quartiere fieristico, è elemento fondamentale anche al Palacongressi ed è ben visibile negli arredi, nei rivestimenti, con grande qualità di design. Oltre 12.000 mq di rivestimenti lignei ed arredi su misura sono stati realizzati da Zenith di Imola, Azienda del Gruppo CEFLA. Oltre 10.000 mq di parquet in ciliegio americano sono stati forniti ed installati da Adrialegno di Morciano di Romagna. La raffinata ditta Moroso di Udine firma le sedute delle aree comuni, della sala stampa e dei tavoli di presidenza delle sale. Duemila sedute fisse delle sale Anfiteatro e Arengo sono invece firmate da Poltrona Frau di Ancona.
PALAS ECO-FRIENDLY Il nuovo Palazzo dei Congressi di Rimini si rivela come una grande e moderna struttura congressuale anche sotto il profilo dei risparmi energetici e della qualità ambientale. Un impianto di recupero delle acque piovane assicura l’irrigazione delle aree verdi, la conservazione delle falde acquifere, l’alleggerimento del carico idrico alle fognature bianche o miste. All’interno del Palacongressi c’è un sistema di accumulo del ghiaccio. Questa sorta di ‘banca del ghiaccio’ è costituita da più serbatoi di stoccaggio i quali durante la notte accumulano l’energia frigorifera necessaria per generare il ghiaccio nei serbatoi. L’accumulo è utilizzato di giorno per il condizionamento del fabbricato evitando, in tutto o in parte, l’impiego delle macchine frigorifere nelle fasce diurne. Il risultato finale è di una consistente riduzione della potenza frigorifera ed elettrica fino al 50%.