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Cronaca

Nuova Questura, Gnassi: "La comunità chiede la parola ‘fine’ su questo brutto film"

Sulla questione sicurezza e sul rebus relativo alla nuova Questura del capoluogo rivierasco interviene così il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.

"L’incremento dei reati denunciati su tutto il territorio provinciale dal 2011 al 2013 (ma, a quanto pare, il 2014 registrerà un lieve segnale in controtendenza) è un trend che sostanzia in qualche modo l’aumento del livello di attenzione da parte dei cittadini di tutto il Riminese, sia residenti sula costa che nelle aree più interne, alle prese soprattutto con il crescente problema dei reati contro la proprietà. Molto probabilmente, un elemento in stretta connessione con la crisi economica generale". Sulla questione sicurezza e sul rebus relativo alla nuova Questura del capoluogo rivierasco interviene così il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.

“Attingendo a fonti diverse, e dunque con la possibilità di qualche errore comunque non inficiante la sostanza, abbiamo messo in fila l’andamento dei delitti denunciati in provincia di Rimini dal 1996 al 2013 - premette il primo cittadino riminese -. Non per esercizio di stile, ma per provare a inquadrare il complesso tema della sicurezza in un contesto più realistico rispetto alle ‘ondate emozionali’ (che modificano la percezione) da una parte e le statistiche nazionali (che non tengono conto delle peculiarità sociali e economiche del territorio) dall’altra. A una prima scorsa, salta immediatamente agli occhi come l’effetto ‘nostalgia’ non possa attecchire su questo fronte. Sino alla fine degli anni Novanta, non solo il numero assoluto di delitti denunciati ma anche il rapporto tra questi e la popolazione residente, indicava una problematica più profonda rispetto agli anni successivi. La prima svolta, in positivo, si ebbe al termine di quel decennio, all’indomani di alcune azzeccate mosse ‘esterne’ e ‘interne’; le cifre non sono casuali, con una diminuzione complessiva delle denunce intorno al 30%. Quel risultato venne più o meno confermato per un lustro".

"Nel periodo successivo si sale sulle ‘montagne russe’ della statistica, con un nuovo picco negativo nel 2007 e quindi una ridiscesa sino al 2010, prima stagione in cui statisticamente ‘entrano’ i sette nuovi Comuni dell’alta Valmarecchia - analizza Gnassi dati alla mano -. Da quell’anno vi è una progressione di reati denunciati ed è questa progressione che, come sindaco di uno dei 26 Comuni della provincia di Rimini, ora mi interessa approfondire. In questo caso, non c’entra per nulla la ‘vexata quaestio’ statistica che, periodicamente, ci fa criticare questo o quel quotidiano nazionale che non considera la componente statistica nei suoi numeri. L’incremento dei reati denunciati su tutto il territorio provinciale dal 2011 al 2013 (ma, a quanto pare, il 2014 registrerà un lieve segnale in controtendenza) è un trend che sostanzia in qualche modo l’aumento del livello di attenzione da parte dei cittadini di tutto il Riminese, sia residenti sula costa che nelle aree più interne, alle prese soprattutto con il crescente problema dei reati contro la proprietà. Molto probabilmente, un elemento in stretta connessione con la crisi economica generale".

"Questo è un problema che c’è, su cui tutti- in primis chi è competente per legge- deve fare i conti, nonostante gli spaventosi tagli a livello centrale sugli organici di polizia e sulle relative dotazioni. La stagione 2015 si apre con ancora alcuna certezza su rinforzi stagionali e altre azioni che da tempo il territorio richiede. Ad oggi la sola cosa certa è che sarà la buona volontà locale - del signor prefetto, dei sindaci, delle forze dell’ordine- a dover supplire, anzi a dover mettere pezze, alle ‘distrazioni’ di uno Stato che, per beffa, non riconosce a questo territorio da vent’anni alcuna specificità, mettendolo nello stesso calderone di altre province che non hanno la stessa nostra complessità e articolazione. Quello stesso Stato che, beffa ulteriore, è uno dei due ‘protagonisti’ (sicuramente con responsabilità di molto inferiori rispetto alla componente privata, ma non privo di responsabilità) da oltre dieci anni della allucinante vicenda della nuova Questura di Rimini, opera terminata ma ancora non presa in carico. E’ vero che, grazie all’impegno congiunto del signor prefetto e del Comune di Rimini, si stanno definendo e determinando iniziative per la soluzione del problema. Ed è vero che anche l’ultima proposta del Ministero degli Interni non è stata accolta dalla proprietà. Ma resta il fatto che questa sia una storia penosa che, da metà dello scorso decennio, danneggia Rimini e tutto il territorio. Insieme al giro di vite, ai rinforzi adeguati e inviati con tempismo, agli agenti in strada, per il 2015 la nostra comunità chiede anche la parola ‘fine’ su questo brutto film".

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