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Cronaca Bellaria-Igea Marina

Bellaria, Torre Saracena: martedì la cerimonia di consegna al Comune

Si svolgerà martedì, alle ore 11.30 circa alla Torre Saracena di Bellaria Igea Marina, la Cerimonia per la firma dell’accordo di valorizzazione che prevede il trasferimento dello stesso monumento, parte del Demanio Statale, al Comune di Bellaria Igea Marina

Si svolgerà martedì, alle ore 11.30 circa alla Torre Saracena di Bellaria Igea Marina, la Cerimonia per la firma dell’accordo di valorizzazione che prevede il trasferimento dello stesso monumento, parte del Demanio Statale, al Comune di Bellaria Igea Marina. Un’occasione che vedrà la presenza del Direttore Carla Di Francesco - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna, del Direttore Riccardo Uzzo - Direzione Regionale dell'Emilia Romagna Agenzia del Demanio e del Sindaco Enzo Ceccarelli.

Si completerà così il complesso iter, avviato tre anni fa, che ha portato lo scorso gennaio all’approvazione in Consiglio Comunale dell’accordo di valorizzazione che sancisce la consegna ufficiale della Torre Saracena al Comune. La Torre Saracena è l’emblema iconografico di Bellaria Igea Marina. Il suo profilo si ritrova nello stemma comunale, accanto al sole nascente ed all’ancora, simboli tipici delle civiltà marinare. Carica di secoli, la Torre costituisce una preziosa testimonianza, oltre che per il suo valore simbolico legato all’identità della città, anche per quello storico, essendo l’emergenza architettonica più antica presente sul nostro territorio.

Nell’ultimo decennio, il Comune di Bellaria Igea Marina ha operato importanti interventi di tutela, valorizzazione culturale e ambientale del bene, a  partire dal giardino esterno della Torre che è stato completamente risistemato, fino alla riqualificazione degli interni, ad esempio con il rifacimento del tetto. Grande attenzione in questi anni è stata rivolta anche ai servizi, che sono stati ampliati per il museo delle conchiglie mediante l’attivazione di visite guidate gratuite in varie lingue, le quali hanno portato ad una crescita esponenziale del numero di visitatori, caratterizzando la Torre come indiscusso punto di interesse turistico per la nostra città.

LA STORIA - La Torre dei Saraceni fu edificata nel 1673 dalla Camera Apostolica, assieme ad altre cinque simili, nell’ambito di un piano strategico di fortificazione della costa meridionale della legazione di Romagna, contro le incursioni piratesche: delle sei, è l’unica rimasta con i caratteri originali. Col tempo, l’antica funzione difensiva e preventiva degli sbarchi si trasformò in quella di vigilanza sanitaria per scongiurare lo sbarco di persone o mercanzie sospette di contagio. Al pari di ogni Comunità, anche quella riminese si preoccupò di impedire il contagio sul proprio territorio, rafforzando l’opera di vigilanza sulla costa per scongiurare ogni sbarco di persone o di mercanzie sospette dal punto di vista sanitario.

Nel secolo successivo, quando poi i pericoli di contagio diminuirono, la Torre, che già da vari decenni aveva esaurito il suo luogo di vigilanza contro i pirati, finì per esaurire anche quello di vigilanza sanitaria. Tra l’altro va ricordato che, col progressivo avanzare della terra ferma, la Torre stessa era venuta a trovarsi in posizione piuttosto arretrata rispetto alla nuova linea di spiaggia e quindi non più rispondente alle primitive esigenze. Dopo l’annessione del territorio al Regno d’Italia, la Torre fu adibita a sede di presidio militare con funzioni di ordine pubblico e repressione del contrabbando ed è rimasta a disposizione della Guardia di Finanza fino agli anni Cinquanta.

Dopo la nascita del Comune di Bellaria Igea Marina, a seguito del distacco da quello di Rimini avvenuto nel 1956, l’Amministrazione, ha intrapreso un intervento di valorizzazione culturale dell’edificio destinandolo, nel 1968, a sede di un piccolo ma originale Museo di Conchiglie. Da quella data il Comune ha assicurato all’edificio i necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, garantendone, nel periodo estivo, la pubblica fruizione attraverso un servizio di custodia e apertura ad ingresso gratuito.

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