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Cronaca

L'intervista senza veli, il trans: "I più bei ragazzi di Rimini son passati dal mio letto"

Un transessuale brasiliano 31enne che vive a Rimini da quasi 10 anni si racconta, parlando apertamente di un mondo molto più "frequentato" di quanto si creda. Ecco le sue risposte.

“Per prima cosa devo dire che, assolutamente, non mi ritengo una prostituta. Sono una ragazza come tante altre ma, magari, con un po’ di civetteria in più”. A descriversi così è Barbara (nome di fantasia), transessuale brasiliano 31enne che vive a Rimini da quasi 10 anni e che, stando al suo racconto, è uno dei trans più ricercati. “Ho decine di persone che, tutti i giorni, mi chiamano per stare con me qualche ora. Certo, facciamo sesso insieme ma spesso chi mi contatta ha solo voglia di chiacchierare, di trascorrere un po’ di tempo in relax e senza preoccupazioni”.

Quando sei arrivata a Rimini?

Sono arrivata in Italia a 19 anni e ho trascorso un po’ di tempo tra Milano e Roma insieme ad alcune amiche brasiliane poi, alla fine del 2004, sono arrivata in Riviera. Prima vivevo nel ravennate ma, per lavoro, ho deciso di trasferirmi a Rimini?

Che tipo di lavoro?

Mi cercavano per fare animazione nei locali e, in quelle occasioni, ho conosciuto moltissime persone. I primi tempi sono stati duri: quando si accorgevano che ero un transessuale molti mi hanno chiuso le porte in faccia ma, poi, la notizia si è sparsa e sono arrivate molte proposte.

Tutte di natura sessuale?

Certamente. Ad alcune ho risposto perché, comunque, erano fatte in maniera gentile e non volgare ma, a tante altre, ho chiuso il telefono in faccia perché mi sentivo trattata come un’animale. Alcuni non pensano che sia un essere umano. Ti chiamano al cellulare e parlano solo di soldi e di prestazioni. Altri, oltre al sesso, ti chiedono in anticipo di trovare anche della droga. Queste cose non sono per me.

Che genere di “amici” ti frequentano?

Ho una bella varietà di persone: dai padri di famiglia ai giovani. Nel mio letto sono passati i più bei ragazzi di Rimini, quelli che puoi incontrare nei locali più alla moda della Riviera. Gente che però, quando magari li incontri al di fuori del mio appartamento, si sente in imbarazzo se li saluti. Penso che chi mi frequenta lo faccia più che altro per spirito di trasgressione e, dopo, sono un fiume in piena di confessioni e recriminazioni sulle proprie mogli o sulle fidanzate.

Puoi spiegarti meglio?

La maggior parte degli uomini che viene a letto con me, quando tutto è finito cercano intimità e sono pronti a raccontare ogni minimo dettaglio della loro vita privata. Capitano dei ragazzi che, dopo aver litigato con la propria compagna, mi telefonano per venire da me e fare sesso per poi iniziare a parlare dei loro problemi di coppia. Sono diventata un po’ il loro confessore.

Quindi non c’è solo un rapporto di sesso?

Molti vorrebbero che fosse così anche perché, magari, nella loro testa si fanno meno problemi quando pensano che sono andati a letto con un transessuale. Con altri, dopo un po’, può nascere anche amicizia o addirittura altro anche se, spesso, si sentono in imbarazzo a farsi vedere insieme a me.

Ti è mai capitato di innamorarti di qualcuno che ti frequenta?

È successo un paio di volte ma, purtroppo, sapevo che erano amori impossibili perché entrambi erano già sposati e con una famiglia. All’inizio erano addirittura disposti a lasciare le mogli e, addirittura, a volermi sposare in qualche modo. Sembravano sinceri e anche io mi sono lasciata andare ma, poi, mi sono resa conto che erano solo belle parole dette in momenti particolare e che non avrebbero portato a nulla.

E qualcuno che si è innamorato di te?

Capita continuamente soprattutto tra i più giovani. Solo un paio di settimane fa un ragazzo che ho frequentato in un paio di occasioni si è presentato da me con un anello di fidanzamento e mi ha invitato a conoscere i suoi genitori. È molto bello, simpatico e con lui mi trovo bene ma, purtroppo, non nutro i suoi stessi sentimenti e non ho voluto accettare per non illuderlo.

Possiamo parlare di tariffe? Quanto guadagni?

Ti ho detto che non mi considero una prostituta quindi non ci sono tariffe. Chi viene con me mi lascia un regalo oppure mi porta a cena fuori o mi offre una bella serata dove ci divertiamo. Diciamo che, comunque, posso permettermi una bella vita, una bella casa tutta per me e tornare in Brasile dai miei familiari almeno un paio di volte all’anno.

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