Trascrizione dei matrimoni omosessuali, consigliere del Pd sostiene il sindaco
Carlo Mazzocchi a favore dell'impegno preso da Andrea Gnassi in favore delle unioni di due persone dello stesso sesso
L'evento di Arcigay con la proiezione del film “Lei disse si" e le recentissime dichiarazioni del sindaco Gnassi riaccendono anche a Rimini il dibattito attorno al tema dei diritti delle coppie omosessuali che chiedono la trascrizione, nei registri del Comune, delle loro unioni in altri Stati. Ed è in questo tema che si inserisce la posizione del consigliere comunale del Pd, Carlo Mazzocchi, a favore di un tema particolarmente spinoso. "Per quanto mi riguarda, un amministratore, deve tenere conto di tre semplici punti - spiega Mazzocchi in una nota stampa. - Punto primo: c'è un principio di Verità. Tutti conosciamo coppie dello stesso sesso, spesso coppie che stanno insieme da anni e che di fatto formano un nucleo familiare anche se non riconosciuto e tutelato come si dovrebbe. Queste coppie non sono solo un fatto di affetto e amore da riconoscere, ma fanno parte e contribuiscono concretamente -con e come tutte le altre famiglie- a formare quel collante sociale e quelle reti di solidarietà che mandano avanti ogni giorno la quotidianità, anche e nonostante i ritardi su tutti i campi della politica. Che paura c'è a riconoscere questo fatto? E' così semplice... perchè si deve essere così ipocriti? Chi verrà dopo di noi ci chiederà il perchè... e non potremo che fare scena muta perchè il perchè non c'è. Punto due: un fatto di giustizia. Chiaramente c'è poi un fatto di Giustizia: giustizia sociale. Perchè cittadini che pagano le tasse come gli altri, che contribuiscono alla ricchezza e alla stabilità del nostro paese come gli altri, che -come tutti- cercano di affermare il proprio destino di felicità in un orizzonte comune di arricchimento sociale devono venire emarginati? Gli si riconoscono diritti fino a un certo punto, poi... poi inspiegabilmente e fatalmente in uno dei momenti -il matrimonio- socialmente e culturalmente più celebrati e rilevanti... si nega loro il diritto. Non è giusto e anche in questo chi verrà dopo di noi ci chiederà il perchè... e non potremo che fare scena muta perchè il perchè non c'è. Terzo - ma siamo al ground zero della decenza e quindi dovrebbe essere intuitivo - soprattutto chi fa politica dovrebbe evitare di costruirsi posizionamenti di partito o peggio ancora personali semplicemente agitando lo spauracchio del diverso chiunque esso sia... sia esso/essa rom, sia esso/essa migrante, sia esso/essa omossessuale. Dovrebbe invece pensare piuttosto ai temi/problemi sulla scena reale della quotidianità: in questa quotidianità ci sono anche famiglie costituitesi in matrimonio tra due donne o due uomini laddove oggi è possibile (cioè nella maggior parte delle legislazioni più avanzate), garantirne il riconoscimento anche in Italia è necessario oltrechè socialmente giusto. Per cui dico Sindaco siamo con Lei, vada avanti nella sua determinazione e istituisca il registro. E' una battaglia di civiltà che questo consiglio comunale saprà sostenere. Anche in questo la città cambia".