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Cronaca

Trasferimento della Questura, la protesta dei dipendenti del Centro per l'Impiego

I lavoratori di piazzale Bornaccini contrari al trasloco nel centro storico di Rimini: "

Sembrerebbe arrivare un nuovo intoppo sul progetto di trasferire gli uffici della Questura, attualmente in via Bonsi, in piazzale Bornaccini nel palazzo che, attualmente, ospita il Centro per l'Impiego. Ad essere contrari sono proprio gli impiegati che, attualmente, lavorano nello stabile e che, secondo le prime indicazioni, si dovranno trasferire nel centro storico di Rimini in una struttura che, secondo un comunicato stampa diffuso nella giornata di mercoledì, "non sarebbe adeguato". La nuova sede indicata per il Centro per l'Impiego sarebbe "un antico palazzo di via Farini (traversa di Corso d’Augusto), in zona traffico limitato con solo parcheggi a pagamento, in precedenza sede di una scuola". "Presupponendo che si tratta di un edificio in possesso delle certificazioni tecniche di igiene, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - spiegano i dipendenti - ci poniamo il problema del rispetto degli standard di accessibilità.  Siamo sicuri che l’impatto sulla mobilità nel centro storico sia stata considerata correttamente? Chiediamo questo perché conosciamo l’entità (i numeri) delle persone residenti e non, che ogni anno si recano presso i Centri per l’impiego. Stiamo parlando di persone disoccupate, in molti casi fragili e svantaggiate, e che possono avere diverse forme e gradi di disabilità. Donne e uomini di ogni età e condizione, oltre che imprenditori e consulenti del lavoro. I dati che sono stati rilevati ufficialmente attraverso il sistema informativo lavoro, per l’anno 2017, indicano circa 19mila persone (di cui circa 4mila disabili ex L. 68/99), con un flusso di accesso annuale che si aggira intorno alle 40.000 unità".

"Di conseguenza - conclude la nota stampa - la nostra attenzione è rivolta alle persone con disabilità, anche gravi, che potranno trovare solo difficoltà reali di accesso ai servizi. In questi anni, proprio per la necessaria attenzione da rivolgere alle persone, la Provincia di Rimini e la Regione Emilia-Romagna hanno stabilito ed adeguato gli spazi destinati a questi singolari servizi a degli standard regionali, che riguardano: la sicurezza, la funzionalità, l’accessibilità e il rispetto della privacy, in particolare, per le persone che presentano delle disabilità (ex L.68/99).   La nostra quindi è soltanto una preoccupazione, rispetto alle esigenze delle persone che si rivolgono ai nostri servizi e rispetto alla salute e sicurezza di noi lavoratori, che vorremmo venissero chiarite e ci sembrerebbe corretto che tutta la cittadinanza ne venisse informata. Abbiamo appena ricevuto un comunicato che i nostri Sindacati di Categoria, in piena condivisione con le Confederazioni Sindacali territoriali hanno richiesto, in data odierna, un incontro al Sindaco proprio su tale questione, tale necessità di “trasparenza” permane egualmente e pienamente".

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