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Cronaca

Triplicate le domande al bando contributi per i centri estivi

Si tratta, commenta l'assessore ai Servizi educativi, Mattia Morolli, di "un dato eclatante, con una valenza sociale forte"

Sono più che triplicate le domande per il contributo ai centri estivi del Comune di Rimini. Se nel 2020 erano state 709 le famiglie a presentarle, quest'anno sono 2.135, circa il 70% residenti. Si tratta, commenta l'assessore ai Servizi educativi, Mattia Morolli, di "un dato eclatante, con una valenza sociale forte". Diversi i motivi, a partire dall'innalzamento della soglia Isee di accesso, analizza Morolli ipotizzando "tre variabili correlate e preponderanti che hanno inciso più di altre": il bisogno di socializzazione dei figli; la fiducia delle famiglie nei confronti della prevenzione sanitaria fatta dalle istituzioni; un servizio tarato sulle coppie che lavorano e non possono curare per tutta la giornata lo sviluppo dei loro figli. Non solo, prosegue l'assessore. Rispetto al 2020 è infatti raddoppiata la richiesta del contributo handicap, per un investimento di circa 900.000 euro. Questi numeri, conclude, testimoniano la "voglia di una nuova socialità, la ripartenza delle attività lavorative che impegnano i genitori, l'investimento economico e strutturale da parte dell'Amministrazione". I centri estivi sono infatti parte integrante del diritto allo studio che per il Comune "continua a rappresentare una dei punti di forza incontestabili e inalienabili del bilancio". Anche dai centri estivi può "ripartire lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità e il ritorno a quella socialità di cui tutti noi, dai più piccoli ai più grandi, sentiamo un grande bisogno".

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