Troppi infortuni sul lavoro, i dati di Rimini in costante peggioramento
La vicesindaca Chiara Bellini dopo un incontro con i bagnini: "Creeremo un tavolo di lavoro permanente con tutti gli attori del territorio"
I dati degli infortuni sul lavoro sono per la Provincia di Rimini allarmanti. E da tenere sotto la lente d'ingrandimento. Preoccupa in particolare il tema degli infortuni mortali: un ambito in cui Rimini vede purtroppo peggiorare dal 2018 il suo indice di rischio, passando dall’ultimo posto in regione, quando registrò il numero più basso di infortuni mortali, al quinto nel 2020. Infatti, mentre nel 2018 la provincia di Rimini registrava un indice di rischio molto basso, del 0,7 ogni 100 mila abitanti, nel 2019 è aumentato a 1,3 fino ad arrivare a 2,7 nel 2020.
Gli ultimi dati disponibili (su uno studio condotto dalla Cisl Romagna relativamente ai dati sugli infortuni accertati pubblicati da Inail per l’anno 2020) dicono che, con 3.018 infortuni, la provincia di Rimini mantiene alto il suo indice di rischio infortuni, passando dal sesto al quarto posto in regione. Il dato romagnolo è ancora peggiore se si guarda la media nazionale: mentre in Italia l’indice di rischio infortunio è del 1,6 ogni 100 lavoratori, in Romagna (e a Rimini) il rischio sale arrivando al 2,1 ogni 100 lavoratori.
"Numeri che certificano, nero su bianco, una problematica su cui è doveroso intervenire - dice la vicesindaca di Rimini Chiara Bellini -, da subito, perché le tragedie sul lavoro a cui stiamo assistendo sono intollerabili e devono trovare una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione. A Rimini si sono avviate negli anni diverse esperienze al riguardo, come linee guida e protocolli territoriali o di singoli settori lavorativi. Si sono sviluppate esperienze di sensibilizzazione nelle scuole e con i ragazzi, coinvolgendo le categorie e le istituzioni. Bene, ma non basta, perché sul lavoro è necessario un nuovo patto sociale di tutto il territorio".
L’amministrazione comunale, come dichiarato la scorsa settimana, intende fare la sua parte, con la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza e la creazione di un tavolo sul lavoro permanente con i diversi attori territoriali che servirà per rimettere al centro la cultura del lavoro e della legalità. "In parallelo abbiamo già avviato, sin dalle prime settimane di insediamento della nuova giunta, una serie di incontri con singole categorie economiche, lavoratori, associazioni, per approfondire i bisogni, le richieste ma anche le disponibilità - aggiunge la vicesindaca Chiara Bellini -. Ultimo, in ordine di tempo l’incontro con i marinai di salvataggio in vista della prossima stagione estiva. Proprio loro ci hanno ricordato, commossi, Cristian Pellegrini, un collega morto l’anno scorso il primo giorno di lavoro, a Torre Pedrera. Ma ci hanno anche trasmesso la passione per la loro attività e l’impegno per migliorarne la sicurezza, insieme a quella dei bagnanti e dei turisti".