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Cronaca

La pandemia azzera il turismo russo, in due anni -97% di arrivi. Il sindaco: "Basta restrizioni"

Da primo mercato estero di riferimento ad appena 3.300 turisti. Sadegholvaad: "Il mercato russo deve tornare al centro delle politiche turistiche"

In fatto di arrivi e presenze turistiche il 2021 meglio del 2020. Ma ancora molto lontano dai dati pre-Covid. In questo contesto, la pandemia ha mandato in forte sofferenza il turismo internazionale. Quasi azzerati gli arrivi dalla Russia, il primo paese per arrivi a Rimini torna a essere la Germania. Nel 2021 sono stati 287.485 gli arrivi esteri in meno rispetto al 2019, mentre sul fronte dei pernottamenti la eccezionale situazione pandemica mondiale ha causato una contrazione di 1.226.253 presenze estere. E’ quanto raccontano i dati statistici provvisori Istat di fine anno, pubblicati nelle ultime ore dalla Regione Emilia Romagna.

Dalla Russia in due anni -96,6%

Il problema è particolarmente circostanziato sul turismo russo che nel 2021 vede arrivare a Rimini soltanto 3.345 turisti, con un -67,1% rispetto al 2020 e un -96,6% rispetto al 2019, mentre le presenze totali sono 15.968 con un -63,9% rispetto al 2020 e -96,6% rispetto al 2019. Un dato che corrisponde ad un sostanziale azzeramento di quello che è stato negli ultimi anni pre pandemia il primo mercato estero di riferimento. Nel comune capoluogo, i turisti russi nel 2019 erano il primo mercato estero di riferimento con 97.244 arrivi, seguivano i tedeschi con 77.538 arrivi; e 468.013 presenze dalla Russia che era il primo mercato estero anche sul fronte delle presenze, seguivano i tedeschi con 400.753 presenze.

Nel 2021 la fotografia si modifica completamente e il mercato tedesco torna il primo mercato estero con 59.113 arrivi (+78,6% rispetto al 2020 e -25,1% sul 2019) e 302.089 presenze (+97,2% rispetto al 2020 e -24,6% rispetto al 2019), seguito dal mercato svizzero con 157.996 presenze che sono rimaste sostanzialmente le stesse pre Covid (-0,2% rispetto al 2019 e +25,8% rispetto al 2020), dalla Romania che registra nel 2021 73.123 presenze, dalla Francia che si assesta al quarto posto delle presenze estere nel 2021 con 70.655 pernottamenti, il 50,9% in meno rispetto al 2019 e il 60% in più rispetto al 2020, per arrivare alle 54.208 presenze dai Paesi Bassi.

Il sindaco: "Facilitare gli arrivi dalla Russia"

“Questa fotografia – è l’analisi del sindaco Jamil Sadegholvaad - significa per noi che la Russia, mercato fondamentale per Rimini e per la costa, deve tornare al centro delle politiche turistiche regionali per mettere in campo azioni che gestiscano con attenzione la fase post pandemica, consolidando le posizioni raggiunte sul mercato italiano, in gran parte riconquistato, e riattivando i mercati internazionali stimolando anche la ripresa dell’operatività dei vettori aerei”.

“Dopo le campagne attivate sui mercati di prossimità come Germania, Austria e Svizzera – aggiunge il primo cittadino - occorre riprendere con forza la promozione sui mercati internazionali ed in particolare anche quello di Russia, non appena sarà possibile affiancare la ripresa dell’operatività delle compagnie aeree. L’ultimo decreto legge in materia anti-Covid di fatto ci ha avviato verso il ritorno a quella normalità che inseguiamo da tempo, ma non basta. A partire dallo Sputnik che vede ancora oggi l’obbligo del tampone per chi arriva nel nostro Paese, un’oggettiva complicazione per chi decide di fare vacanze a Italia”.

I dati complessivi

Se si guarda la fotografia turistica complessiva emerge che nell’arco temporale gennaio-dicembre 2021 nel comune di Rimini si registrano un totale di 5.222.019 presenze, rispetto al 2020 registra un ulteriore aumento arrivando ad un definitivo +33,4%, mente gli arrivi turistici, con un totale di 1.255.719 arrivi, registrano un +35%. Rispetto al 2019, anno pre-pandemia, il periodo gennaio-dicembre 2021, segna di fatto una perdita complessiva di presenze intorno al -30,8%; -34,4 per cento se guardiamo sul fronte arrivi.
 

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