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Cronaca

Turismo, Rimini vede la ripartenza diventando fabbrica del benessere: task force al lavoro

L'assessore Sadegholvaad: "Fondamentale lavorare con i motori strategici del territorio, quali aeroporto e fiera, in forte collaborazione con i Comuni vicini dell'entroterra"

Rimini come "fabbrica italiana del benessere" e anche "grande laboratorio della formazione turistica". Sono due delle prospettive di ripartenza che si dà il turismo nella città di Fellini per il post pandemia. È l'Istituto alberghiero Malatesta a chiamare a confronto venerdì mattina amministratori e stakeholder, con l'incontro online "Ricominciare da... Rimini", sul futuro del settore e le opportunità per gli studenti. Dopo cinque anni di crescita, prende parola l'assessore comunale alla Mobilità Roberta Frisoni, causa covid nel 2020 arrivi e presenze si sono quasi dimezzate e per la stagione ci sono "ancora tante incertezze, ma l'innovazione di prodotto è già avviata" per fare appunto della città "una fabbrica italiana del benessere, grazie a progetti quali Psbo e Parco del mare, su cui si inseriscono gli interventi dei privati. Da questo punto di vista aggiunge, "la formazione tecnica è importante per supportare questo percorso di innovazione, da integrare con la conoscenza della cultura del luogo e delle lingue per intercettare nuovi flussi di ospiti". Grazie al Piano strategico avviato nel 2007, aggiunge il collega ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad, "saremo in pole position nella ripartenza post covid. C'è un grande dinamismo da parte dei privati, albergatori, bagnini e pubblici esercizi". Ed occorre anche, aggiunge, "lavorare con i motori strategici del territorio, quali aeroporto e fiera, in forte collaborazione con i Comuni vicini dell'entroterra".

Turismo, la Regione lavora con la Bei per i finanziamenti agli hotel

Rimini, presenta i risultati del lavoro, è "a un bivio tra un lento declino se non cambia approccio, e una nuova leadership" che va creata con una maggiore internazionalità, "almeno al 50% dei turisti"; con un'apertura di 365 giorni all'anno; con "un ecosistema anche digitale"; diventando brand; specializzandosi su molteplici prodotti e mercati, e con la sostenibilità. Insomma "non più monoprodotto ma multiprodotto, nuovi mercati, tecnologia e sostenibilità". Occorre puntare, prosegue Ermeti, sulla Fiera, con l'unione con Bologna; sul mare pulito e il mare d'inverno, sulla cultura e su una posizione strategica per visitare l'Italia. Da presidente degli Albergatori, Patrizia Rinaldis sottolinea che "la scuola deve aiutare a leggere il cambiamento". Si devono "aprire nuove frontiere, la flessibilità è indispensabile. Quest'anno ci giochiamo l'Italia per cui dobbiamo essere molto bravi nella comunicazione di cosa offriamo, dobbiamo capire l chiavi, le parole che fanno più presa". Il presidente della Provincia Riziero Santi avverte: "Siamo dentro alla pandemia, anche se abbiamo buone prospettive, ma serve la massima collaborazione". Come per l'anno della mucillaggine, prosegue, si deve reagire e puntare a "migliorare qualità, professionalità e ospitalità del nostro turismo". E da questo punto di vista "la scuola deve mettere in campo le giuste competenze". I driver sono sicurezza, innovazione sostenibile, qualità dei servizi e necessitano, conclude, di investimenti, sugli alberghi, sul tpl, su strade e mobilità dolce. (Agenzia Dire)

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