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Cronaca

Turisti rapinati in viale Ceccarini, il Gip non convalida il fermo della baby gang

Applicata nei confronti di quello che è ritenuto l'autore materiale la misura cautelare dell'obbligo di firma e del divieto di uscire nelle ore notturne

Nell'udienza di convalida dei due maggiorenni, componenti della baby gang che nella notte dell'11 luglio avrebbe rapinato dei turisti di Brescia in viale Ceccarini a Riccione, non ha ratificato il fermo dei 19enni senegalesi disponendo solo per quello che è stato riconosciuto come l'autore materiale la misura cautelare dell'obbligo di firma e del divieto di uscire di casa nelle ore notturne. Difesi dall'avvocato Gordana Pasini, entrambi si sono dimostrati disponibili a collaborare fornendo ulteriori dettagli su quanto accaduto quella notte. Secondo quanto emerso dei maggiorenni, insieme a un dominicano e a un italiano entrambi residenti a Forlì, avrebbero affrontato i bresciani nel sottopasso di viale Ceccarini ma solo uno dei 19enni avrebbe strappato la catenina dal collo di una delle vittime e strappato il cellulare alla seconda. I turisti, infatti, lo hanno riconosciuto senza ombra di dubbio per poi affermare che gli altri tre componenti del gruppo si erano allontanati senza fare nulla di male. Una versione confermata anche dai due fermati in sede di denuncia mentre, per quanto riguarda il ritrovamento da parte dei carabinieri di un passamontagna e di un manganello telescopico, questi sarebbero appartenuti a uno dei minorenni le cui posizioni sono al vaglio della Procura dei minori di Bologna. Per questo motivo il Gip non ha convalidato il fermo ma, allo stesso tempo, ravvisando gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'autore materiale dei due strappi ha disposto per il giovane l'obbligo di firma 4 giorni alla settimana e il divieto di non allontanarsi dall'abitazione nelle ore notturne.

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