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Cronaca

Uccise la moglie con 18 martellate, aperto il processo a Giovanni Laguardia

L'ex idraulico aveva colpito ripetutamente la donna nel loro appartamento di via Pola per poi vagare in strada nel cuore della notte dopo aver avvisato la polizia di Stato

Si è aperto lunedì mattina il processo in Corte d'Assise per l'omicidio di Vera Mudra, la 61enne uccisa a martellate dal marito, per il quale è imputato l'ex idraulico 70enne Giovanni Laguardia. L'uomo, difeso dagli avvocati Andrea Mandolesi e Linda Andreani, nella notte del 26 ottobre del 2020 massacrò la donna nel suo letto con 18 martellate. La coppia, descritta molto riservata dai pochi vicini, negli ultimi tempi aveva iniziato ad avere dei dissapori per questioni di denaro. Pare che la pensione di Laguardia, che aveva lavorato per grosse aziende riminesi, non bastasse più alle esigenze della donna che aveva fatto la badante e che adesso chiedeva al marito di tornare a lavorare per aiutare i figli di lei all'estero. Il 70enne, esasperato, aveva compiuto il massacro nella loro abitazione di via Pola e una volta uccisa la donna aveva iniziato a vagare nella zona di Marina Centro nel cuore della notte per poi telefonare alla polizia di Stato e costituirsi. Nella prima udienza i legali dell'assassino reo confesso hanno acconsentito ad acquisire gli atti dell'indagine chiedendo, però, di sottoporre il loro assistito a una perizia psichiatrica. I giudici hanno quindi nominato come perito il dottor Riccardo Sabatelli che, il prossimo 22 novembre, dovrà accettare l'incarico e dare il via agli accertamenti.

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