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Cronaca

Un ateneo multicampus: presentato a Rimini il bilancio sociale dell’Alma Mater

Il Bilancio Sociale dell'Alma Mater evidenzia una rendicontazione sempre più attenta ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica

Un Ateneo Multicampus che cresce e guarda al futuro grazie al confronto costante con gli interlocutori sociali e i tanti partner attivi nelle sue diverse sedi. Un dialogo plurale, fondamentale per definire le prossime strategie di sviluppo dell'Alma Mater. Questo il senso profondo dell'evento che si è tenuto oggi al Campus di Rimini Unibo: un appuntamento pensato per presentare il nuovo Bilancio Sociale dell'Università di Bologna e per fare il punto al tempo stesso sulla strategia di sviluppo Multicampus dell'Ateneo. Per l'occasione, sono state anche inaugurate le nuove aule del Complesso Alberti, realizzate nell’ambito del progetto "La Cittadella Universitaria". I Campus della Romagna dell’Alma Mater ospitano oggi circa 19.000 studenti (di cui oltre 3.000 fuori sede e più di 500 internazionali) e oltre 700 professori e ricercatori, impegnati in 68 corsi di laurea, tra lauree triennali, lauree magistrali e lauree magistrali a ciclo unico. Quattro realtà – Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena – per le quali l’Ateneo ha messo in campo un programma di investimenti edilizi da 270 milioni in 5 anni. Un piano che contempla sia la costruzione di nuovi interventi che la riqualificazione di plessi esistenti, in un’ottica coerente con gli obiettivi di un’Università moderna formata sui criteri della sostenibilità.

Durante la giornata - aperta dai saluti del Magnifico Rettore Francesco Ubertini, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi - sono stati presentati i dati relativi alle attività, alle risorse, ai risultati conseguiti dall'Ateneo. Il Bilancio Sociale dell'Alma Mater evidenzia una rendicontazione sempre più attenta ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. In particolare, negli ultimi anni l’Università di Bologna si è impegnata per allineare sempre di più le proprie attività ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite. A presentare i dati del Bilancio Sociale Unibo è stato Angelo Paletta, Delegato al bilancio, pianificazione e responsabilità. A seguire, il Delegato per l’edilizia e la sostenibilità ambientale Riccardo Gulli, ha parlato di sostenibilità del Multicampus come strategia di sviluppo, mentre Fabio Fava, Delegato per la ricerca industriale, la cooperazione territoriale e l’innovazione, ha sottolineato il ruolo e le potenzialità per lo sviluppo del territorio dei CIRI, i Centri Interdipartimentali per la Ricerca Industriale.

La scelta del Campus di Rimini come sede per ospitare questa giornata, del resto, è un segnale con cui l'Alma Mater ha voluto sottolineare la centralità della sua dimensione Multicampus, a vent’anni dall’Accordo di Programma per il decongestionamento e la riarticolazione territoriale del megateneo di Bologna”, siglato con il Ministero dell’Istruzione il 18 ottobre 1997. Da allora, l’Ateneo ha continuato ad adattare il proprio modello di governance per rispondere alle profonde trasformazioni del sistema universitario nazionale e per sostenere l’evoluzione dei territori e della domanda di formazione, ricerca e innovazione. L’originario modello per Poli decentrati, caratterizzato da un forte decentramento politico e amministrativo, si è evoluto verso il Multicampus di oggi, che coniuga esigenze di decentramento decisionale con la necessità di garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile dell’Ateneo nel suo insieme. Nel disegno strategico realizzato dall’Alma Mater, ogni Campus si sta infatti caratterizzando progressivamente per una propria specializzazione degli studi, delle aree di ricerca e dell’offerta formativa, al fine di valorizzarne le vocazioni e le peculiarità territoriali.

Un'evoluzione che nasce, come ricordato, dal confronto costante con i tanti protagonisti e le tante realtà che animano la vita quotidiana dell'Alma Mater. La tavola rotonda che ha chiuso la giornata, prima dell'inaugurazione delle nuove aule al Complesso Alberti, lo ha ribadito: un dialogo che ha visto intrecciarsi le voci degli studenti, con la Presidente del Consiglio degli Studenti Fabiana Maraffa, del mondo imprenditoriale, con il Vice Presidente di Confindustria Romagna Simone Badioli, del sistema sanitario locale, con il Direttore del Distretto Sanitario di Rimini - Azienda USL Saverio Lovecchio, e degli enti di sostegno dell'Ateneo, con il Presidente di Ser.In.Ar Alberto Zambianchi. Una giornata che ha segnato la prima tappa di un percorso destinato nei prossimi anni a toccare tutti i Campus dell’Ateneo, coinvolgendo di volta in volta i tanti protagonisti dei territori abitati dall’Università di Bologna. Un viaggio importante, che vuole essere un contributo concreto alla costruzione di una comunità universitaria sempre più basata su processi di governance inclusivi e partecipativi.


 

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