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Cronaca

Un'azienda riminese "illumina" con le sue vetrate la spettacolare Solar Carve Tower di New York

Maurizio Focchi: "E' un orgoglio non solo nostro, ma di tutta quell'Italia che ha voglia di andare avanti e lavorare nonostate crisi e dazi"

A New York, la Solar Carve Tower sembra un diamante incastonato sull’High Line. Un’opera spettacolare, progettata dalla famosa architetta Jeanne Gang, che il Gruppo italiano Focchi ha ultimato con le sue innovative facciate plasmate dalla luce secondo una strategia di intaglio solare. Solar Carve è stata scolpita secondo l’incidenza dei raggi solari e il suo nome è il nickname del progetto. "Con questa opera ci siamo trovati a dover lavorare il vetro come mai l’avevamo fatto", afferma Maurizio Focchi, Ad del Gruppo Focchi, la storica azienda romagnola specializzata in facciate continue al servizio dell’architettura. "È stata una sfida impegnativa che abbiamo vinto con la solita voglia di fare e l’attenzione quasi maniacale per ogni dettaglio che contraddistingue il lavoro di tutto il nostro team, tra ingegneri e artigiani industriali. Guardare questa torre splendente nello skyline di New York è un orgoglio non solo nostro, ma anche di tutta quell’Italia che ha ancora tanta voglia di andare avanti e di lavorare, nonostante crisi e dazi, con umiltà e professionalità".

La Solar Carve Tower di New York ultimata dal Gruppo Focchi

Nella rigida e ordinata scacchiera della città, l’High Line si distingue come esempio di metamorfosi urbanistica, ormai un must per chiunque si trovi a New York. Costruire nell’area che circonda questa ex linea ferroviaria rappresenta una sfida la cui prerogativa è preservare la qualità di luce e aria, migliorando lo spazio urbano e l’ambiente. La Solar Carve Tower risponde con successo a queste esigenze e la particolare conformazione intagliata della sua facciata, caratterizzata da vetri altamente performanti low-iron, oltre a creare uno spazio di lavoro dinamico e innovativo, permette di limitare l’irraggiamento solare e veicolare la dispersione di calore. "Gli edifici del futuro possono essere il mezzo con cui mettere in relazione le persone fra loro e l'ambiente circostante, sviluppando nuove sinergie che promuovono comportamenti virtuosi", conclude Focchi. "Creando spazi altamente performanti dove le persone vivono e lavorano bene si contribuisce a far progredire le comunità".

Attualmente il Gruppo Focchi, impresa familiare nata nel 1914 specializzata nel design e nella costruzione di involucri per grandi progetti di architettura, oltre a New York è coinvolto, nonostante la Brexit, in una decina di progetti in Gran Bretagna, mentre in Italia, a Milano, sta completando il “Curvo”, la nuova Torre Pwc, concepita dall’architetto Daniel Libeskind nel quartiere CityLife, dove ha già completato la Torre Allianz-Isozaki e le residenze Libeskind.

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