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Cronaca Novafeltria

Un camper mammografico per lo screening al seno in Alta Valmarecchia

Dal prossimo 21 luglio la nuova Unità Mobile Mammografica dell'Azienda Usl di Rimini (nota come camper mammografico), sarà attiva in Alta Valmarecchia

Dal prossimo 21 luglio la nuova Unità Mobile Mammografica dell'Azienda Usl di Rimini (nota come camper mammografico), sarà attiva in Alta Valmarecchia, per rendere più semplice alle donne in età da screening (cioè in età compresa tra 45 e 74 anni), l'effettuazione della mammografia in screening. L’esame è gratuito, così come tutti gli esami di approfondimento che eventualmente saranno ritenuti necessari dopo l’esecuzione della mammografia.

L’unità mobile sarà posizionata a Sant'Agata Feltria e a Pennabilli. A Sant'Agata sarà operativa dal 21 al 30 luglio, e a Pennabilli dal primo all'8 agosto. Le signore interessate riceveranno la lettera invito al proprio domicilio, e potranno così eseguire l’esame mammografico letteralmente “sotto casa”. La lettera invito riporta il numero telefonico del call center senologico (0541.707070) al quale telefonare per maggiori informazioni o, in caso di problemi o concomitanze di impegni, per spostare l’appuntamento in altra data, qualora non fosse possibile eseguire l’esame nella data indicata nell’invito.

La nuova unità mobile mammografica, dotata di mammografo digitale di ultima generazione, ha iniziato l’attività in agosto 2011, spostandosi in vari comuni della provincia (Rimini, Santarcangelo, Bellaria, Coriano e Morciano). L’Ausl di Rimini, in collaborazione con i Comuni dell'Alta Valmarecchia, ha fatto la scelta di utilizzare l’unità mobile anche in queste sedi perseguendo l’obiettivo di migliorare l’accessibilità geografica al test e offrire una diagnosi precoce con la massima capillarità possibile. Con l'auspicio che la popolazione femminile di Sant’Agata Feltria e Pennabilli accolga con favore l’iniziativa e aderisca numerosa all’invito.

Si ricorda infatti che il programma di screening mammografico, attivo nella provincia di Rimini dal 1997, ha consentito di diagnosticare 1.100 tumori della mammella, il 75 per cento dei quali è stato però operato in fase precoce e nell’80 per cento dei casi con trattamenti chirurgici conservativi, cioè senza dovere ricorrere all’asportazione totale della mammella. In questa branca medica più che mai, prevenire (e diagnosticare in fretta) è meglio che curare (o comunque è molto utile ad una cura efficace).
 

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