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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Un nuovo contenitore culturale per la città: nasce il nuovo Museo d’arte moderna e contemporanea

Un intervento che - affidato per la parte museografica all’ Architetto Luca Cipelletti e per la parte illuminotecnica all’Architetto e “Light designer” Alberto Pasetti Bombardella - consentirà la creazione di un nuovo contenitore culturale al servizio della Città

Con la consegna dei lavori, aggiudicati all’Impresa Appaltatrice Fenix Consorzio Stabile scarl di Bologna per un importo di 615.025,33 euro, prende avvio l’intervento per la valorizzazione dei Palazzi Podestà e Arengo e del nuovo Museo Arte Moderna e Contemporanea con cui la città amplierà la propria offerta culturale. Già da mercoledì la ditta esecutrice Cogen Costruzioni generali Neri di Forlì inizierà l’allestimento del cantiere successivamente alle operazioni preliminari di ingresso all’interno dei locali dei due palazzi storici Podestà e Arengo, prevedendo la conclusione dei lavori entro la fine dell'anno.

Un intervento che -  affidato per la parte museografica all’architetto Luca Cipelletti e per la parte illuminotecnica all’architetto e “Light designer” Alberto Pasetti Bombardella - consentirà la creazione di un nuovo contenitore culturale al servizio della Città, attraverso la valorizzazione di due palazzi simbolo per la storia della di Rimini come il Palazzo del Podestà e il Palazzo dell’Arengo, le sedi deputate ad ospitare in maniera permanente la collezione della Fondazione San Patrignano e le sezioni temporanee che saranno ivi organizzate. Il nuovo museo ospiterà nuove funzioni capaci di esaltarne sia il valore storico architettonico che quello delle potenzialità di fruizione, accoglienza, con nuovi percorsi espositivi curati da esperti in allestimenti museografici di comprovata fama.

Un progetto, infatti, che nasce proprio con l’obiettivo di esaltare, accanto al ruolo consolidato di “capitale balneare” per cui Rimini è conosciuta nel mondo, la promozione di un’immagine e di un senso identitario di una città capace di recuperare la consapevolezza e il valore del proprio patrimonio storico, artistico e culturale. Un processo di rigenerazione complesso a cui contribuiscono una serie di molteplici interventi, molti completati come la Piazza sull’acqua o il cantiere del porto antico attorno al Ponte di Tiberio o con la ricostruzione del teatro Galli, altri, come il nuovo Museo d’arte moderna e contemporanea o il Museo internazionale Federico Fellini, ovvero il più grande e innovativo museo al mondo dedicato a un artista e alla sua eredità poetica, in corso di realizzazione.

Il nuovo Museo d’arte moderna e contemporanea diventa così l’affascinante sfida museografica di una collezione di arte contemporanea all’interno di due gioielli medioevali nel centro di Rimini. Un’occasione per rileggere il dialogo tra arte e architettura, tra passato e presente, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico nuovo supportato, in un rapporto esemplare tra pubblico e privato, da una Fondazione che recentemente ha iniziato a raccogliere opere d’arte contemporanea a sostegno della propria operatività grazie a numerose donazioni di collezionisti, galleristi e non ultimi anche artisti.

Il progetto

Il progetto per la realizzazione del nuovo Museo d’arte moderna e contemporanea, che nasce da quest’incontro, riguarderà dunque la valorizzazione degli ambienti del Palazzo dell’Arengo al piano terra e primo (Sala dell’Arengo), lo scalone monumentale di accesso, il piano ammezzato, le sale al piano terra di Palazzo del Podestà e la sala lato giardino del piano primo di quest’ultimo edificio. In particolare le opere previste dal progetto consentiranno una nuova organizzazione e funzione degli spazi museali e degli arredi, l’inserimento di nuove dotazioni per l’accoglienza al visitatore, servizi di ristoro, book-shop, biglietteria - info point, intervenendo sugli ambienti che saranno ripensati e trasformati attraverso nuovi percorsi informativi, comunicativi ed emotivi. Sarà dalla biglietteria che partirà il percorso del museo, passando prima sotto il vano dello scalone, per poi ritrovarsi all’interno della sala graffiata del piano terra del Palazzo del Podestà; sia questa sala che quella attigua verranno interamente dedicate all’esposizione delle opere che saranno allestite con supporti espositivi appositamente disegnati, profondamente legati alle dimensioni dell’architettura ospite, che permettano una disposizione flessibile delle opere.

Verranno mantenuti i sistemi di distribuzione verticale delle scale e dell’ascensore, che portano al piano superiore dove continuerà l’esposizione. Il piano primo del Podestà ospiterà una sala polivalente e una sala per la proiezione di filmati. Il percorso continuerà nella sala dell’Arengo dove un setto dividerà la sala fondamentalmente in due ambiti: uno dal lato delle polifore, molto luminoso e funzionale per l’esposizione di sculture; l’altro, verso nord, più raccolto e con la possibilità di allestire opere che necessitano per lo più di luce diffusa, come opere fotografiche e su tela. In questa sala, oltre gli interventi allestitivi, sono previsti sia la sostituzione della finitura del pavimento, andando a sovrapporre a quella attuale un parquet di listoni in rovere che richiamino così i materiali usuali nei primi piani dei palazzi storici) che la sostituzione dei serramenti attuali, con una nuova fornitura di serramenti appositamente disegnati per enfatizzare e valorizzare le complesse geometrie delle finestre polifore.

L’opera sarà realizzata in sinergia ed in contemporanea all’intervento denominato riqualificazione impiantistica dei tre Palazzi storici situati in Piazza Cavour che riguarderà il rifacimento degli impianti meccanici a servizio dei palazzi storici Podestà, Arengo e Garampi. Saranno adottate soluzioni impiantistiche innovative in grado di ottimizzare il comfort interno ed i consumi energetici, determinando al contempo il minor impatto estetico e visivo sulle architetture e sugli ambienti interni di pregio.

Anche il recupero della connessione con il giardino Francesca da Rimini, in collegamento con il più ampio progetto del Museo Fellini, sarà oggetto di un intervento che consentirà di completare il museo di Arte Moderna e Contemporanea con uno spazio all’aperto fruibile per eventi ed installazioni artistiche e servizi di ristoro. A completare il quadro degli interventi, poi, anche l’intervento illuminotecnico di elevata qualità secondo cui luce naturale e quella artificiale possano divenire elementi di valorizzazione della struttura architettonica e degli spazi interni, oltre che elementi della percezione visiva e della comunicazione.

Sarà una convenzione a regolare i rapporti tra amministrazione comunale e Fondazione, un contratto di comodato gratuito che avrà la durata di anni 10 che potrà essere rinnovato, salvo disdetta, per ulteriori dieci anni. L’accordo prevede inoltre che le sale espositive potranno essere utilizzate anche per esposizioni temporanee oltre che per la collocazione di ulteriori opere detenute dal Comune di Rimini a vario titolo o di eventuali ulteriori opere d’arte che fossero in futuro concesse in comodato dalla Fondazione al Comune.

Sono una quarantina, per un valore complessivo stimato dalla casa d'asta Phillips pari ad 6.900.000 euro, le opere che sono in predicato per l’esposizione nei nuovi spazi del Museo d’Arte moderna e contemporanea e tra questi, vengono citati ad esempio nello schema di atto di comodato in pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Rimini che contiene l’elenco e la stima delle opere,  “Untitled” di Agnes Martin proveniente dalla Pace Gallery di New York, “Carlina” di Julian Schnabel, “Tra Specchio e tela” di Michelangelo Pistoletto e VBSS.002 di Vanessa Beecroft. Le opere sono già state presentate alla Triennale di Milano e al Maxxi di Roma e nei prossimi mesi in altre città italiane, in un "work in progress" fino all'apertura del nuovo Museo.

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