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Cronaca

Un omaggio a Fellini e il razzismo coloniale al centro della Gran Loggia 2020

Nel fine settimana il palacongressi di Rimini ospiterà la massima assise della massoneria che avrà per titolo “Uniti nelle diversità”

Tre mostre, una dedicata al Razzismo coloniale durante il fascismo, una a Federico Fellini a 100 anni dalla nascita e la terza ai 20 anni dell’Associazione Italiana di Filatelia Massonica. Tre convegni: Economia italiana nel mondo al quale interverra’ il professor Paolo Savona e che si terra’ nel pomeriggio di sabato 12 settembre alle 18,30; Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi, in agenda nella mattinata di venerdi’ 11; Il sogno come viaggio dell’anima. Tra mito e psicanalisi, che concludera’ domenica mattina la manifestazione. E un concerto: “Tra Paganini e Morricone” di Diego Campagna con la partecipazione di Olesya Rusina (violino), in programma per venerdi’ alle 18, al termine della prima giornata di lavori rituali. Sono alcuni degli eventi pubblici in calendario al Palacongressi di Rimini l’11, il 12 e il 13 settembre in occasione della Gran Loggia 2020. “Uniti nelle diversità” è il titolo scelto per questa storica edizione della massima assise del Goi. Un titolo che sarà il filo rosso della manifestazione e che vuol essere spunto per ampie e importanti riflessioni, in un momento in cui il mondo appare più che mai travagliato da gravi rigurgiti di intolleranza e di razzismo, che dividono l’umanità.

Schede e calendario degli eventi
Il razzismo coloniale
La Gran Loggia aprirà i battenti venerdì 11 settembre con l’inaugurazione alle 9,30 di tre mostre. La prima, organizzata dal Servizio Biblioteca nella Sala Castello del Palacongressi, avrà per tema il Razzismo coloniale durante il regime fascista. Tra le fonti importanti alle quali attinge il progetto fortemente voluto dal Gran Maestro Onorario Bernardino Fioravanti, la rivista La difesa della razza, Scienza, documentazione e polemica, la Menzogna della razza, Documenti e immagini del razzismo e dell’antisemitismo fascista e l’antologia Eia, eia, eia, alalà, la stampa italiana sotto il fascismo, 1919-1943, il saggio I Dieci di Franco Cuomo, che ha avuto il merito di squarciare per primo il velo di silenzio che per decenni ha avvolti i nomi dei firmatari del Manifesto della Razza, che servì al regime di Benito Mussolini per dare inizio alle persecuzioni nei confronti degli ebrei e dei non ariani nel nostro paese. La mostra proporrà anche immagini tratte dall’album dei ricordi di un militare impegnato in Tripolitania a partire dagli anni Venti del Novecento, che mostrano usi e costumi locali. E proseguirà documentando il razzismo coloniale italiano, che riservò ai popoli africani trattamenti e livelli di violenza feroci. Tanti anche i pannelli satirici dai quali emerge il disprezzo razziale per il nero, con le cartoline di Enrico De Seta, che testimoniano la civilizzazione forzata, la depersonalizzazione e l’oggettivazione della popolazione autoctona, specie di quella femminile.

Omaggio a Fellini
Nella stessa mattinata visita allo stand dell’Associazione italiana di filatelia massonica, che festeggia i suoi 20 anni e taglio del nastro anche per la mostra (corredata da un prezioso catalogo) dedicata a Federico Fellini (20 gennaio 1920 –31 ottobre 1993) a cento anni dalla nascita che verrà allestita nella hall del Palacongressi. A curarla il professore Fausto Casi, direttore scientifico del Mumec, il Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo, che esporrà, in partnership con il Goi, macchinari cinematografici, preziose foto, gigantografie, che sveleranno i segreti di certi magistrali effetti ottenuti sul set dall’ineguagliabile maestro, vincitore di ben 5 Oscar. Un originale percorso espositivo, che non racconterà soltanto il grande regista italiano, ma anche gli artigiani e gli artisti che lo affiancarono contribuendo alla realizzazione di tanti indimenticabili capolavori, dalle Luci del Varietà, a Le notti di Cabiria, La Strada, Amarcord, Casanova, la Dolce vita. La mostra dedicherà una sezione speciale a due figure importantissime sul set quella di Tonino delli Colli, celebre direttore della fotografia e quella, assolutamente sconosciuta al grande pubblico, del “rumorista”, che nel caso di Fellini era il geniale Renato Marinelli, che usava magicamente per produrre i suoni e i rumori necessari alle infinite immagini in movimento di cui si compongono le pellicole di ogni film. Una tecnica che ha fatto scuola in tutto il mondo.
Convegno su Afrofobia, razzismi vecchi e nuovi
Alle 10 della stessa mattinata il convegno Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi, che riprende il titolo dell’ultimo dei tanti libri pubblicati da Mauro Valeri (Fefè Editore, 2019) sull’ampia tematica di prepotente attualità del razzismo nei confronti delle comunità di colore. Una piaga che affligge le società occidentali più avanzate come ha dimostrato il caso di George Perry Floyd, ucciso da un poliziotto americano il 25 maggio scorso a Minneapolis. Delle mille forme in cui si palesa o sotto cui si cela il razzismo, Valeri, scomparso lo scorso anno, è stato un grande studioso e, cosa ancor più importante, un divulgatore efficace e assai originale. Ha illustrato “corti circuiti” sconosciuti ai più, scrivendo di “black italians”: italiani neri di successo, non discriminati in epoche insospettabili (prima e durante il fascismo) e in campi imprevedibili, come le forze armate e lo sport. Ha divulgato con grande sensibilità e rigore una visione eterodossa dei “nuovi razzismi”, che possono annidarsi in molti di noi inconsapevoli. Ha educato – o tentato di farlo – gli ambienti più vari da cui provenivano richieste d’intervento – dalle Forze dell’ordine ai Centri sociali – ritenendo indispensabile e comunque sempre utile parlare, spiegare, confrontarsi. Al convegno interverranno Santi Fedele, Roberto Bortone, Leonardo De Sanctis, Paolo Masini e Davide Valeri.

Porta Pia in un video
Alle 12,30, su iniziativa del Servizio Biblioteca verrà proiettato un documentario diretto da Salvatore Rondello e promosso dal Rito Simbolico Italiano che racconta il 20 Settembre 1870 nel 150° anniversario che si celebra quest’anno attraverso le erudite ricostruzioni di storici e operatori culturali quali: Giuseppe Monsagrati (professore di Storia Contemporanea), Annita Garibaldi Jallet (pronipote di Giuseppe Garibaldi, studiosa di Storia Risorgimentale e Presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini), Antonino Zarcone (già capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito), Marco Pizzo (direttore del Museo Centrale del Risorgimento di Roma nel complesso del Vittoriano), Santi Fedele (professore di Storia Contemporanea).

Una pioggia di libri
Nel pomeriggio alle 14 della prima giornata di Gran Loggia avrà inizio anche la maratona dedicata ai libri, che il Servizio Biblioteca organizza ogni anno. Si comincerà con la presentazione dei due volumi del Gran Maestro Stefano Bisi Mitra e Compasso, riflessioni sui rapporti tra Massoneria e Chiesa (Tipheret) e Diario di viaggio. Appunti da una traversata (Tipheret). A seguire, l’incontro con il Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi, che parlerà del suo saggio Livorno “focolaio della Massoneria”. Storia di una Loggia madre (Vittoria Iguazu Editora), uno spaccato sul legame tra la città e la Libera Muratoria, fin dal 1730. Il pomeriggio proseguirà con gli critti di Storia e Massoneria (Tipheret) del Gmo e storico dell’età contemporanea Santi Fedele e con Gran Maestri d’Italia 1805-2020. Il diritto e il rovescio della storia del Goi attraverso i suoi massimi esponenti (Mimesis) a cura dello storico Giovanni Greco. Subito dopo sarà la volta del saggio Alle origini del labirinto (Biblioteca d’Orfeo) di Gioacchino Chiarini. Concluderà la prima parte del ciclo, Gian Mario Cazzaniga con Diaspore. Storia degli ebrei nel mondo attraverso una collezione di cartoline (ETS).

Il secondo round comincerà sabato 12 alle 14 con il Gran Maestro Aggiunto Claudio Bonvecchio, che presenterà il suo libro Echi della gnosi (Mimesis). Subito dopo il ricercatore Fabrizio Forno presenterà Hiram. Il Mistero della Maestria e le origini della Libera Muratoria di David Taillades (Harmonia Mundi). A seguire Enrico Serventi Longhi con Il faro del mondo nuovo, D’Annunzio e i legionari a Fiume tra guerra e rivoluzione (Gaspari); Biancamaria Puma con il volume In viaggio con De Martino nella Lucania rurale tra magia e medicina popolare di Emilio Servadio (Alpes); E ancora, Alessandro Orlandi con I due volti del tempo su caso e sincronicità (Stamperia del Valentino) e Moreno Neri con La rivelazione di Ermete Trismegisto. L’astrologia e le scienze occulte di Andrè-Jean Festugiere (Mimesis).
Concerto di Diego Campagna E poi l’allocuzione del Gran Maestro. Alle 18 di venerdì 11, terminati i lavori rituali all’interno Tempio allestito come di consueto nell’immensa sala del Palacongressi, si terrà il concerto “Tra Paganini e Morricone”di Diego Campagna (chitarra) con la partecipazione di Olesya Rusina (violino). Alle 18,30 seguira’ l’attesissima allocuzione del Gran Maestro Stefano Bisi.

L’economia italiana nel mondo
A conclusione dei lavori rituali, sabato 12 alle 18 è in programma l’incontro dal titolo Economia italiana nel mondo con il professor Paolo Savona, economista, politico, accademico italiano, che ha ricoperto l’incarico di ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato dal 29 aprile 1993 al 19 aprile 1994, di ministro per gli affari europei dal 1o giugno 2018 all’8 marzo 2019 e che dal 20 marzo 2019 è presidente della Consob.

Il sogno come viaggio dell’anima
Le manifestazioni della Gran Loggia si concluderanno nella mattinata di domenica 13 settembre con un convegno dal titolo Il sogno come viaggio dell’anima. Tra mito e psicanalisi. L’attenzione si focalizzerà sugli elementi utili per comprendere quella tradizione, ininterrotta dall’antichità ad oggi, che ha visto nel sogno uno strumento fondamentale per intendere il mondo simbolico dell’uomo nei suoi aspetti più profondi e nascosti. Verrà inoltre analizzato il valore del sogno in culture diverse dalla nostra come ad esempio quella islamica. Con il responsabile del Servizio Biblioteca del Goi Bernardino Fioravanti, interverranno l’iconologo Mino Gabriele, lo studioso di Islam Thierry Zarcone, l’italianista ed editore Eugenio Viola e lo psicoterapeuta Filippo Pergola.

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