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Cronaca

Una Colomba per chi è stato in prima linea contro il Coronavirus

L'iniziativa di un gruppo di chef che ha realizzato il dolce tipico della Pasqua da donare a medici di base, Croce Rossa e Protezione Civile ed alla Caritas

La solidarietà si accende in cucina. Il merito è di una equipe di cuochi capitanati dallo chef vadese Mario Beccari che comanda i fornelli a tre stelle del Hotel Mimma di Milano Marittima, fornelli che la pandemia ha spento il 12 settembre scorso e che non si sa ancora quando riapriranno. Così con i quattro cuochi che lo seguono nelle cucine romagnole, Matteo Gasperoni per la provincia di Rimini, Vincenzo Esposito Icame Fadel e Giuseppe D’Andrea per Cesena, si è inventato una iniziativa di solidarietà per addolcire la Pasqua e per riaccendere i riflettori sul settore della ristorazione: "Abbiamo preparato 400 colombe tra grandi e piccole che verranno donate a chi è stato in questi mesi in prima linea come medici di base, Croce Rossa e Protezione Civile ed alla Caritas perché le distribuisca tra le persone che magari dopo la pandemia non possono più permettersi di comprare una colomba". L'idea è da applausi, ma per questa brigata di cuochi non finisce qui: "Avevamo bisogno di toglierci un po' di ruggine di dosso e volevamo riportare al centro le istanze della ristorazione, per esprimere le nostre idee nel modo che sappiamo fare meglio. Penso che il settore ho.re.ca. sia stato un po' preso di mira e il malcontento è cresciuto perché le associazioni di categoria non hanno mai avuto accesso a veri tavoli di trattativa. Nessuno pensa poi alle persone che in quelle cucine lavorano: siamo passati dallo stress della stagione lavorativa, sempre sotto pressione per preparare piatti perfetti ed avere un servizio impeccabile, alla situazione attuale, fermi da mesi senza prospettive di ripartite ed ora anche la depressione può diventare un problema. Vogliamo tornare a lavorare a essere protagonisti delle nostre cucine e a essere gratificati dalla fatica del lavoro".

Da qui è nata l'idea delle colombe della solidarietà distribuite tra l'entroterra marchigiano e la riviera romagnola: "Ci siamo riuniti nella cucina del ristorante Hotel Mimma e abbiamo pensato che il nostro disappunto poteva sfociare in un gesto nobile, rimettendoci per qualche giorno al lavoro come se avessimo la sala piena. Fare da mangiare non è solo nutrirsi, da nessuna parte come in Italia è cultura, tradizione, un atto d'amore vero e proprio. Speriamo con questo gesto di allietare la pasqua di qualcuno e di tornare presto dietro ai fornelli".

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