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Cronaca

Una giornata per sensibilizzare i riminesi alla donazione degli organi

Dal mese di maggio chi rinnova la propria carta d’identità può dare il proprio consenso alla donazione

“Rimini dona la vita” è lo slogan che il Comune di Rimini utilizzerà per presentare la giornata riminese dedicata alla sensibilizzazione sulla donazione degli organi prevista per venerdì 22 aprile. La giornata è nata dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Rimini e Lega Italiana Fibrosi Cistica Romagna onlus per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che anche a Rimini, come già avviene in altri comuni d’Italia, si darà la possibilità di esprimere il consenso alla donazione di organi e tessuti presso gli uffici dell’anagrafe in sede di emissione o rinnovo della carta d’identità firmando un semplice modulo. Negli uffici Anagrafe del Comune di Rimini il servizio sarà attivo dal prossimo mese di maggio.

In attesa di questo momento nella giornata di venerdì 22 aprile nei punti anagrafe presenti sul territorio riminese ci sarà la possibilità di ritirare un opuscolo informativo sul tema e nei giorni precedenti verranno inviate ai cittadini 50.000 cartoline informative che spiegano in breve che cos’è la donazione, come si diventa donatori e perché è importante mettere la propria firma. La sensibilizzazione avverrà anche in tutte le sedi territoriali AUSL. La giornata si concluderà poi con un concerto alle ore 21.30 al teatro Novelli in cui Alberto Bastianelli presenterà, “Unpredictable” il suo nuovo cd. Alberto Bastianelli vestirà il doppio ruolo di presidente di LIFC Romagna onlus e di cantante e si esibirà insieme al’”Hotboogietrio” e l’incasso della serata sarà devoluto alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Romagna per finanziare una borsa di studio di un medico specializzato presso il Centro Fibrosi Cistica di Cesena.

L’idea nasce proprio dallo stesso Bastianelli che per l’occasione festeggerà 10 anni di trapianto bi-polmonare. “Ho pensato a questo concerto come a una festa nella quale presenterò un mio CD. Non è un caso che ciò avvenga in contemporanea con la giornata voluta dal Comune perché credo possa rappresentare una forte spinta emotiva per tutti quelli che in questo momento vivono un momento di difficoltà e sperano di fare ricominciare la loro vita grazie ad un trapianto – spiega Alberto Bastianelli . E’ bastato un breve incontro con il Sindaco Andrea Gnassi e il suo staff per trovare l’intesa che ha portato alla creazione di “Rimini dona la vita”.

I cittadini maggiorenni che vogliono esprimere la propria volontà e registrarla nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) possono: compilare e sottoscrivere il modulo di dichiarazione all’Ufficio Anagrafe centrale del Comune di Rimini, o a una delle sue Delegazioni periferiche, allorché si richiede il rilascio o il rinnovo della carta d’identità; compilare e sottoscrivere il modulo di dichiarazione presso gli uffici della AUSL della Romagna Rimini; sottoscrivere l’atto olografo dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO); compilare e sottoscrivere la Tessera Regionale del Donatore o le tessere delle Associazioni di Donatori e Malati, ricordando di portarla sempre con sé; scrivere su un foglio libero le proprie volontà, ricordando di inserire i dati anagrafici, la data e la firma, ricordando di portarla sempre con sé.

E’ sempre possibile cambiare idea sulla donazione perché fa fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo. “Rimini dona la Vita” rientra nel progetto nazionale “Una scelta in Comune”. Tutte le informazioni possono essere trovate sulla pagina www.sonoundonatore.it ed anche sul sito istituzionale www.trapianti.salute.gov.it del Ministero della Salute. Nel corso del 2014 le osservazioni di morte effettuate nel territorio provinciale di Rimini sono state 8 che hanno portato a 6 trapianti (4 di fegato e 2 di reni); nel 2015 si sono verificate invece 13 osservazioni con 20 donazioni d’organo (10 di reni, 4 di polmoni, 5 di fegato e 1 di cuore). Ricordiamo che il protocollo sui trapianti prevede che nel momento in cui viene dichiarato il decesso di un individuo, i possibili donatori, cioè i defunti che hanno organi "utilizzabili", vengono messi in osservazione per 6 ore. Terminato questo periodo si può procedere. Succede che, non sempre, quando l’equipe medica procede a prelevare l'organo, la situazione sia come era sembrata inizialmente e quindi, per protocolli clinici, non si preleva o non si utilizza l'organo.

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