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Cronaca

Una lavanderia "stupefacente", tra i detersivi cocaina e mazzette di contanti

Blitz della polizia Municipale di Rimini, arrestata la titolare e un cittadino albanesi con l'accusa di detenzione e spaccio di droga

Blitz della squadra Giudiziaria della polizia Municipale di Rimini in una lavanderia dove è stata recuperata droga e un'ingente quantitativo di contanti che hanno portato all'arresto di due persone. L'operazione è scattata nella giornata di mercoledì quando gli agenti, che da tempo sospettavano l'attività di essere al centro di un giro di stupefacenti, sono entrati in azione per perquisire il negozio. Nascosti tra gli scaffali e i detersivi sono così spuntati 60 grammi di cocaina oltre a tutto il kit dello spacciatore: bilancini di precisione, apparecchiature per il sottovuoto e sostanza da taglio. Nel corso del controllo sono stati anche trovati 30mila euro in contanti ritenuti il provento dello spaccio. Il tutto ha fatto scattare le manette ai polsi di un albanese 45enne e della titolare dell'attività, una riminese 56enne. Difesi rispettivamente dagli avvocati Giuliano Renzi e Stefano Caroli, i due sono comparsi giovedì mattina davanti al giudice per il processo per direttissima. L'uomo ha sostenuto di non essere uno spacciatore e che la droga, il kit e il contante gli erano stati affidati da un amico che dietro compenso gli aveva chiesto di nascondere il tutto. La 56enne, invece, ha spiegato che il 45enne era semplicemente un amico e che era all'oscuro di quanto l'albanese avesse nascosto nella sua attività. Il giudice, dopo aver convalidato il fermo, ha disposto per entrambi il divieto di dimora nella provincia di Rimini fino alla prossima udienza.

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