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Cronaca

Una marea di prodotti taroccati pronta ad invadere la Riviera

Ingente sequestro della Guardia di Finanza, le maglie avrebbero alimentato il mercato illegale gestito dai bengalesi

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Rimini, durante l’esecuzione di mirati servizi anti-contraffazione e contro l’abusivismo commerciale, nonché per la tutela della sicurezza dei prodotti ed in particolare dei giocattoli per bambini, disposti nell’ambito dell’intensificazione estiva delle attività di contrasto ai traffici illeciti, hanno sequestrato 3.500 prodotti non originali e denunciato 10 soggetti a piede libero per i reati di contraffazione e di ricettazione, nonché circa 4.500 prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti a tutela dei consumatori. Più nel dettaglio, attraverso attività di intelligence finalizzate ad individuare e ricostruire le filiere commerciali di importazione e rifornimento sul territorio riminese di probabile merce contraffatta, sono stati effettuati, in quest’ultimo periodo, di avvio della stagione estiva, mirati monitoraggi nell’ambito del controllo economico del territorio, che hanno portato i militari del Nucleo di Polizia Tributaria e del Gruppo di Rimini ad individuare alcuni colli in arrivo sulla Riviera, sospetti per origine e destinazione, contenenti oltre 1.500 capi d’abbigliamento e accessori con noti marchi contraffatti che sono stati sottoposti a sequestro.

Le attività condotte hanno permesso altresì di individuare la presenza di esercizi commerciali gestiti, per la quasi totalità, da soggetti bengalesi dediti alla vendita al minuto di capi d’abbigliamento e accessori contraffatti situati sul lungomare di Rimini e di Bellaria – Igea Marina; in tali località interessate dall’afflusso intenso di turisti anche in ragione degli eventi estivi, in particolare nelle giornate del 4 e 5 luglio, sono state impiegate complessivamente 12 pattuglie di militari del Gruppo e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Rimini che hanno eseguito molteplici interventi effettuando capillari controlli nei confronti di altrettanti negozi e soggetti dediti alla vendita di abbigliamento ed oggettistica varia. L’azione di contrasto ha portato complessivamente, dal punto di vista della rilevanza penale, al sequestro di oltre 2.000 capi di abbigliamento contraffatti recanti noti marchi di moda, club calcistici e di artisti e alla denuncia a piede libero di 9 soggetti per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, mentre, nel settore più specificatamente amministrativo, al sequestro di circa 4.500 prodotti non conformi ai requisiti di sicurezza in quanto privi della marcatura CE, nonché delle avvertenze previste dalla legge quali, ad esempio, l’età dei bambini cui detti prodotti sono destinati.

Al titolare dell’esercizio controllato, ubicato a Rimini, anch’esso bengalese, è stata contestata la prevista violazione amministrativa che prevede una sanzione di 7.000 euro. Il contrasto del “mercato del falso”, nonché di quello dei prodotti “pericolosi per la salute”, continua ad essere un settore di intervento di particolare rilevanza per le Fiamme Gialle riminesi che con la loro opera contribuiscono quotidianamente a tutelare i consumatori e i commercianti onesti. L’attenzione operativa incessante al fenomeno, esercitata nella provincia di Rimini e che sarà ulteriormente intensificata nel corso dell’estate, dall’inizio dell’anno 2017, ha già consentito di togliere dal mercato 136000 prodotti.

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