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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Una schiacciata per la salute: il Marinagrande ospiterà il torneo di beach “Esportiamoci”

Si svolge anche quest'anno, nello stabilimento balneare Marinagrande di Viserba, l'iniziativa "Esportiamoci", torneo di beach volley per persone seguite dai centri di salute mentale, provenienti da tutt'Italia

Si svolge anche quest’anno, nello stabilimento balneare Marinagrande di Viserba, l’iniziativa “Esportiamoci”, torneo di beach volley per persone seguite dai centri di salute mentale, provenienti da tutt’Italia. “Esportiamoci”, organizzata dall’Azienda USL (Unità Operativa di “Riabilitazione Psichiatrica” diretta dal dottor Riccardo Sabatelli), in collaborazione con Uisp, Provincia e Comune di Rimini, è giunta alla XII edizione, e come negli ultimi anni, allo sport affianca numerose iniziative culturali e di costume.

Alla premiazione del concorso letterario “Insanamente”, si affiancano un “Laboratorio di idee” su formazione, sport e tempo libero, cultura e lavoro, a cura dei gruppi per l’inclusione sociale, riminesi e di altre aree, coordinato da Lucilla Frattura (capocentro collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), e “IncontrArti”, mostra mercato di prodotti ad alto contenuto etico. Il tutto è comunque consultabile sul programma e i materiali d’approfondimento allegati.

Per quanto attiene, in particolare, a “IncontrArti”, che rappresenta la novità dell’edizione di quest’anno, l’evento culminerà venerdì: dalle ore 15 alle 19 si terrà l'incontro di rete "Facciamo Laboratori di idee", gruppi di lavoro per l’inclusione sociale: Formazione, Sport e tempo libero, Cultura e Lavoro. Sempre nella stessa data un gruppo di giovani tunisini residenti a Rimini, assieme ad altri di Bologna, terranno una manifestazione di improvvisazione artistica. Inoltre, nelle serate del venerdì stesso e del giorno prima, giovedì,  nell'isola pedonale del lungomare di Viserba, via Dati 19, vi saranno bancarelle di opere d’arte “improvvisate”. Il tutto a cura di un Coordinamento di 15 tra gruppi sportivi, Associazioni e Polisportive della Regione Emilia Romagna, nate già nel 2000 su impulso dei Servizi di Salute Mentale e fino al 2012 aderenti all’ANPIS. 

La  nuova rete, attraverso l'idea di uno Sport per tutti e non competitivo,  propone varie attività, tornei e manifestazioni sportive e culturali per affermare i diritti di partecipazione, di cittadinanza, di integrazione, di uguaglianza dei propri soci e più in generale delle persone svantaggiate promuovendo anche azioni di incontro e sensibilizzazione per giovani studenti presso le scuole del territorio. Venerdì 6 sarà un’occasione di incontro per la costruzione di una Rete di Collaborazione nazionale (e perché no internazionale) tra Associazioni, Cooperative, Polisportive che dia maggiori opportunità sociali ed imprenditoriali ai vari soci attualmente ai margini del mercato. 

Un confronto sulla fattibilità di collaborazione tra Associazionismo (volontariato) e Cooperative Sociali finalizzato a un consorzio che possa accedere ai canali di finanziamento previsti dalla comunità europea. La scommessa è unire le idee e le forze (le risorse) per creare nuovi posti occupazionali quali per esempio la gestione di impianti sportivi, la gestione di sentieri del CAI, la Ristorazione, Prodotti Biologici e/o a Km 0, in una logica di solidarietà ed ospitalità per far fronte all’attuale mercato del lavoro sempre più  propenso ad emarginare (escludere) le  persone non specializzate e che presentano una percentuale di produttività ridotta da fattori di sofferenza psicofisica.  Desideriamo inoltre non perdere di vista l'ambito meramente sportivo, per evitare lo scollamento tra  bisogni di vita  e necessità ludico-relazionali.

Ad “Esportiamoci” è prevista la partecipazione di circa 450 persone, provenienti da varie regioni d'Italia (tra cui 2 gruppi dalla Sardegna e due dalla Sicilia). L’evento sportivo, e non competitivo, rientra tra i progetti di promozione e prevenzione dello stigma sociale che da anni il Servizio di Salute Mentale di Rimini porta avanti, attraverso iniziative di natura culturale e sportiva, andando anche incontro ad una gamma di bisogni degli utenti più ampia rispetto a quella tradizionale. Si utilizza insomma la pratica dello sport per avviare un processo di aggregazione sociale che aiuti soprattutto chi, per ragioni diverse, si trova a vivere una condizione di isolamento e di solitudine. Lo sport diventa lo strumento che permette alle persone di ritrovare fiducia nella capacità di stabilire con gli altri relazioni durature e sentirsi parte di un gruppo in cui ciascuno ha valore per ciò che è. Un modo insomma per “rimettersi in gioco”, soprattutto nella vita.

Un impegno che si innesta nella “normale” attività di salute mentale svolta dall'Ausl, e nell'ambito della quale le prestazioni sono in aumento: questo è in linea coi trend nazionali ma denota anche una forte capacità dei servizi di intercettare il bisogno. Quest'anno sono state effettuate circa 5.300 visite a pazienti psichiatrici; sono circa 350 i pazienti in carico. Negli ultimi sei anni le persone seguite sono aumentate del 46 per cento, come ha spiegato la dottoressa Daniela Ghigi, Direttore del Dipartimento “Salute Mentale e Dipendenze Patologiche” dell’A.USL. Un trend costante e in linea con la tendenza nazionale, e le cui motivazioni sono molteplici.

Una, fondamentale, è la crisi, che sta accentuando le problematiche, in particolare depressive, di chi è già seguito, e fa aumentare il numero delle persone seguite. Altra motivazione dell’aumento di attività, gli stranieri, anche extra – UE, che si presentano ai servizi. Cresce anche la presa in carico di minori, le consulenze alle scuole e le consulenze ai Pronto Soccorso. Per quanto attiene all’identikit del paziente, le donne sono maggiormente rappresentate nella fascia della depressione. Tra le persone seguite per problemi di salute mentale che hanno problemi di dipendenze, vi è un lieve calo tra quelle che fanno uso di droghe, un lieve aumento tra quelle dedite ad alcol, tabacco, gioco d’azzardo: trend che peraltro si ritrovano anche tra le persone con dipendenze che, invece, non hanno problemi di salute mentale.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente della Uisp di Rimini Lino Celli che ha sottolineato l’importanza dello sport come prevenzione, la referente infermieristica del Dipartimento Letizia Foglietta, che ha evidenziato l’importanza dell’integrazione tra figure professionali nella presa in carico dei pazienti psichiatrici; l’assessore allo Sport del Comune Gianluca Brasini che ha a sua volta ribadito come lo sport non possa e non debba essere inteso solo come competizione.

Un saluto particolare, come sempre, quello del presidente della Provincia Stefano Vitali che ha colto l’occasione per sollecitare tutti “a non dimenticare la prevenzione e l’accoglienza. Questo deve essere importante in tutti gli ambiti della convivenza, a partire dalle scuole. Quelli che vengono lasciati indietro a scuola, o negli altri luoghi d’aggregazione, poi fanno più fatica a integrarsi nella società e diventano problematici. Ricordo una frase di don Oreste Benzi – ha detto ancora Vitali -: ‘Una società che non si prende cura di chi resta indietro non è una società è solo un’accozzaglia di persone’. Noi dobbiamo stare attenti a non diventare solo un’accozzaglia di persone. Fare prevenzione, anche se sembra costoso, soprattutto in questi momenti di crisi, a lungo termine può anche far risparmiare risorse”.

Due testimonianze sono giunte da Bruna Tenenti, presidente dell’Associazione “Orizzonti Nuovi” che ha evidenziato come da quest’anno vi sia un’altra esperienza di socializzazione tramite lo sport, grazie alla creazione di una squadra di calcio che ha partecipato al torneo Uisp, e di Roberto, uno dei ragazzi che giocano nella squadra: “Non abbiamo vinto una partita e alla fine siamo arrivati ultimi nel campionato – ha raccontato Roberto – ma questo davvero non è u n problema. Per noi è stato bello trovarci, allenarci, giocare, senza dover vincere a tutti i costi, ma per giocare, divertirci e stare insieme”. Le parole migliori, le sue, per definire lo spirito di “Esportiamoci”.

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