Vaccini, Bonaccini: "A marzo avanti a ritmo quadruplo e voglio i medici di base"
"Il 2021 sarà l'anno della rinascita, sarà l'anno in cui se non sconfiggeremo del tutto il virus, ne ridurremo la portata in maniera determinante"
"L'Emilia-Romagna è pronta, siamo pronti da marzo a quadruplicare la nostra capacità. Insieme al ministro Speranza a giorni dovremo incontrare le rappresentanze dei medici di base": se anche i medici di famiglia saranno a disposizione per fare le immunizzazioni alla popolazione generale, nella cosiddetta 'fase 2', "avremo una capacità di fare bene, se i vaccini ci saranno". Lo dice il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, giovedì sera ospite di un incontro online organizzato da Anpas accanto al presidente dell'associazione di volontariato Fabrizio Pregliasco.
Bonaccini è tornato sulla "battaglia che pò diventare anche legale" nei confronti di Pfizer, che "unilateralmente ha deciso di tagliare le dosi ad alcune regioni. Ora serve un riequilibrio perché in Emilia-Romagna ci siamo arrestati su quelli che dovevano fare i richiami. Tante più persone cominciamo a mettere al riparo dal virus tanto più ci avvicineremo all'immmunità di gregge". In regione, ricorda ancora Bonaccini, "avevamo fatto un programma di 8.500-9.000 dosi al giorno per vaccinare entro febbraio tutti gli operatori sanitari" e il mondo Cra. "Non abbiamo messo in campo tutto il potenziale, perché se avessimo superato 10.000 dosi al giorno non ne avremmo avute a sufficienza". In ogni caso il 2021, secondo il governatore, "sarà l'anno della rinascita, sarà l'anno in cui se non sconfiggeremo del tutto il virus, ne ridurremo la portata in maniera determinante".