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Cronaca

Vaccini: dati allarmanti per Rimini e la Regione, una situazione 'preoccupante'

La consigliera Pd Nadia Rossi: “la Regione potenzi la campagna di comunicazione e prevenzione. Avanti con la legge per la vaccinazione obbligatoria per chi frequenta la scuola"

Una situazione definita 'preoccupante' quella delle mancate vaccinazioni nel riminese e, anche, in Emilia Romagna. A dare l'allarme è il consigliere regionale del Pd, Nadia Rossi, che punta a un potenziamento della campagna di comunicazione e prevenzione. Se, da un lato, la consigliera plaude all'approvazione da parte della conferenza delle Regioni del Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2016-2018 presentato dal ministero della Salute, dove si paventa anche la possibilità di introdurre la vaccinazione obbligatoria per chi frequenta la scuola, dall'altro ci sono notizie contrastanti su quanti rifiutano di somministrare i vaccini ai figli.

A impensierire la Rossi è il Comilva, il Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni, “la più grande e radicata delle associazioni che predicano l’obiezione” e che ha la sua base proprio a Rimini. Città, che vanta un primato di cui non ci si può gonfiare il petto, se si pensa che, come riporta il Corriere della Sera nazionale, “la media locale è del 9% inferiore rispetto al 95% nazionale delle quattro vaccinazioni obbligatorie: difterite, tetano, polio ed epatite B. Con le coperture antimorbillo e antimeningococco va ancora peggio, 77% rispetto al 92% italiano. Comprendendo la vicina Riccione le famiglie che rifiutano il vaccino obbligatorio nel primo anno di vita del neonato sono 291 su un totale regionale di 570 obiettori totali segnalati dalle aziende sanitarie che è già tra i più alti del nostro Paese”.

"Un quadro - commenta Nadia Rossi - che deve interrogarci sui danni, gravi, che può provocare la disinformazione, scegliere senza avere la consapevolezza delle conseguenze e facendosi prendere più dalle paure dei genitori che dalla ragione. Il calo, improvviso e recente, delle vaccinazioni in particolare nella nostra regione è un fenomeno che non può essere preso sottogamba.  Ricordo che a tale scopo a metà ottobre l’Assemblea Legislativa (con i voti a favore di PD, SEL e Lega Nord) ha approvato la risoluzione che, in linea con gli allarmi lanciati anche dall’assessore Venturi, chiede alla Giunta regionale di intervenire attivamente a fronte del calo della copertura vaccinale. E’ necessario dunque potenziare la importante politica di prevenzione promuovendo un’adeguata campagna di informazione e comunicazione che, oltre agli operatori sanitari, raggiunga tutti i nuclei familiari, rivedendo la delibera regionale del 2013 relativa alle modalità di gestione e di intervento in caso di inadempienza ai vaccini e allargando l’offerta vaccinale gratuita al Meningococco B. Mi auguro inoltre che la proposta di introdurre la vaccinazione obbligatoria per chi frequenta la scuola, emersa dalla conferenza delle Regioni e di cui si è fatto portavoce proprio l’assessore Venturi raccogliendo consensi unanimi, non resti solo sulla carta ma si traduca in una modifica della legge in materia".

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