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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Violentata e derubata nella beauty farm, a processo il presunto maniaco

Il pomeriggio nella spa di un lussuoso albergo si era trasformato in un incubo per la ragazza

E' stato rinviato a giudizio con le accuse di violenza sessuale, lesioni, minacce, furto e violenza privata un 33enne riminese imputato di aver abusato di una coetanea sudamericana in una beauty farm. Secondo il racconto della vittima, che si è cortituita parte civile con l'avvocato Raffaele Moretti, i due si erano conosciuti in un locale della Riviera nel maggio del 2017 e dopo aver bevuto e ballato insieme per tutta la notte avevano deciso di scambiarsi i numeri di telefono. Il giorno successivo si erano incontrati e il ragazzo aveva proposto di trascorrere il pomeriggio nella spa di un albergo sul mare e, alle rimostranze di lei che non aveva un abbigliamento adatto, il giovane aveva ribattuto prontamente regalandole un costume e un flacone di un costoso profumo.

Arrivati in albergo la sudamericana aveva scoperto che, oltre alla beauty farm, il coetaneo aveva prenotato anche una suite con la scusa di avere un posto dove lasciare i vestiti. Scesi nella spa, dopo un'oretta di relax la vittima decise di tornare in camera dove si era assopita e, al suo risveglio, aveva trovato il ragazzo al suo fianco che cercava di abbracciarla e accarezzarla nonostante i dinieghi di lei. Vista la situazione sempre più pesante, la 30enne decise di ritornare nel centro benessere da dove, secondo il racconto di lei, dopo un'ora si erano ritrasferiti nella suite. E' a questo punto che, dal racconto della sudamericana, le avances del ragazzo diventarono sempre più pesanti dovute, pare, anche al consumo di alcolici da parte di lui che, quando capì che la sudamericana non aveva intenzione di soddisfare le sue voglie, si iniziò ad agirare tranto da strapparle il bikini per poi impossesarsi della borsa di lei per riprendersi il profumo che le aveva appena regalato e i 250 euro contenuti nel portafoglio sostenendo che quei soldi gli erano dovuti in quanto era quello che aveva speso per il pomeriggio in beauty farm. Impaurita e seminuda, la donna lo avrebbe implorato di non farle del male, in quanto madre di una bambina piccola, ma nonostante questo le minacce erano proseguite fino a quando la ragazza era riuscita a scappare e a chiedere aiuto nella hall dell'albergo. Dalla reception era così partita la telefonata che ha fatto accorrere sul posto la polizia di Stato. Dopo aver raccontato i fatti agli agenti, la sudamericana era stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso da dove è stata poi dimessa con una prognosi di 10 giorni per un trauma al rachide cervicale, un trauma contusivo sulla guancia sinistra e al labbro superiore.

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