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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Cattolica

Violentata nel parcheggio della discoteca, gli amici di lei cercano di farsi giustizia da soli

Momenti di terrore per una ragazza ventenne che ha raccontata di essere stata abusata da un giovane conosciuto nel locale nella notte tra sabato e domenica

Doveva essere una serata normale, trascorsa con gli amici in un locale della Riviera, ma per una ragazza ventenne residente nel marchigiano si è trasformata in un incubo violentata da un giovane conosciuto nella discoteca. La giovane, insieme a un gruppo di amiche, aveva deciso di trascorrere il sabato nei locali cattolichini e si erano così fermate al Malindi. Nel locale sulla spiaggia di Cattolica le ragazze erano state raggiunte da un gruppo di coetanei albanesi, anche loro residenti nel pesarese, conoscenti di una delle giovani. Musica e divertimento fino a quando la vittima è stata avvicinata da un 22enne del gruppo che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le avrebbe proposto di lasciare la pista per parlare nel parcheggio del locale a ridosso della foce del Conca. Appena giunti nelle stradine, tra la vegetazione, il presunto stupratore avrebbe gettato la maschera aggredendo la vittima e pretendendo un rapporto sessuale. La ventenne, in preda al terrore, avrebbe avuto solo il tempo di chiedere aiuto con un messaggio sul cellulare prima di essere abusata dal 22enne che dopo averla trascinata tra la vegetazione le avrebbe strappato i vestiti per poi violentarla nonostante le suppliche di lei a lasciarla andare.

Dopo mezz'ora di incubo, la ragazza si è ricomposta per correre a cercare le amiche e chiedere aiuto. Quando le ragazze vengono a sapere della violenza nel locale scoppia il caos: prima inveiscono contro il gruppo di albanesi, ancora sul posto, e nel frattempo arrivano degli amici delle giovani che informati di quanto accaduto danno fuoco alle polveri. Si scatena una rissa con calci e pugni e lo stesso presunto violentatore viene aggredito da un amico della vittima. Sul posto intervengono i carabinieri, allertati dalle ragazze, e le ambulanza del 118 per medicare i feriti e occuparsi della vittima dello stupro. A rimanere a terra, dopo la rissa, sono è l'amico della ventenne mentre l'aggressore è riuscito a fuggire. Sia l'amico che la vittima vengono trasportati al pronto soccorso, per il giovane una prognosi di alcuni giorni mentre, per la ragazza, scatta il protocollo di questi casi. I sanitari indicano lesioni compatibili con la violenza per poi dimetterla con una prognosi di 15 giorni. Nel frattempo i carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze dei presenti, sono già sulle tracce del 22enne, residente nell'entroterra pesarese, e lo arrestano nell'abitazione dello zio presso cui vive. Il giovane, fin da subito, avrebbe negato ogni addebito parlando di un rapporto consensuale ma per lui sono scattate le manette.

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