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Aeradria, concordato preventivo: il tribunale si riserva sulla decisione

Ultima udienza giovedì pomeriggio in Tribunale a Rimini per l'ammissione al concordato preventivo di Aeradria, la società che gestisce l'aeroporto di Miramare "Federico Fellini"

Ultima udienza giovedì pomeriggio in Tribunale a Rimini per l'ammissione al concordato preventivo di Aeradria, la società che gestisce l'aeroporto di Miramare "Federico Fellini". Il Tribunale fallimentare riminese, che aveva accolto la richiesta della società e fissato l'udienza di giovedì, termine entro il quale Aeradria ha come richiesto fornito una serie di nuovi documenti compreso il Bilancio 2012, si è ritirato riservandosi la decisione.

I debiti di Aeradria, a Bilancio 2012 dunque sono di 52 milioni di euro, e come hanno spiegato i legali della società nel piano per il concordato preventivo, c'è l'accordo con i creditori per la conversione di circa 19 milioni di euro in azioni, 5,3 milioni di aumento di capitale da parte della Cassa di Risparmio di Rimini (che parteciperà con 3 milioni e che sconterà i 9 milioni dei crediti che vanta nei confronti di Aeradria) Asset Banca di San Marino (con un milione), lo Stato di San Marino (un milione), Italcamel (200 mila euro) e confindustria Rimini (100mila euro). Aeradria si impegnerà a riconoscere ai creditori 29 milioni di euro a fronte di un debito complessivo di 52 milioni.

"Il Tribunale non ha chiesto ulteriori documenti", ha commentato all'Ansa l'avvocato Federico Dettori che rappresenta la società di Miramare. La Procura, che ha già chiesto il fallimento di Aeradria chiedendone l'esclusione dal concordato in continuità, ha sollevato delle perplessità circa una fattura di 18 milioni di euro del 2012, emessa da Wind Jet prima di sospendere i voli.

Con la compagnia c'è in corso una causa civile, la somma di 18 milioni sarebbe stata chiesta da Wind Jet per pagamenti arretrati in solido a Aeradria e la controllata Air. A sua volta Aeradria ha chiesto danni per oltre 20 milioni di euro alla compagnia catanese. "E' cosa nota che è stata riportata sia nel primo piano di concordato in continuità che in questo di cui si discute oggi - ha detto l'avvocato Dettori - a Bilancio per la Wind Jet sono state riportate la somma che riteniamo reale, ossia 165mila euro".

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