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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Agosto da incorniciare: il 64% degli hotel ha avuto più clienti del 2019

Secondo i dati del sondaggio di VisitRimini la stagione balneare ha tenuto nonostante le paure di inizio estate

Una stagione davvero imprevedibile quella estiva 2020. Se all’inizio di giugno la maggior parte degli hotel si poneva la domanda se aprire o meno, alla fine di agosto possiamo dire che il coraggio degli imprenditori ha dato i suoi frutti. Certo, complessivamente la stagione paga la chiusura di aprile e maggio e la lentissima ripresa da giugno seguita dall’intensificarsi delle presenze a partire dall’ultima decade di luglio. Per arrivare ai numeri di agosto, che risollevano gli animi: gli hotel interpellati da VisitRimini per oltre il 64% dichiarano un’occupazione uguale o superiore rispetto allo stesso mese del 2019. Ma come si è arrivati a questo risultato? Quali sono stati i canali di prenotazione utilizzati dai turisti nell’anno delle vacanze di prossimità? Che ruolo ha avuto il bonus vacanze? Esiste ancora il passaparola?

Sono tutte domande a cui VisitRimini ha voluto dare risposta nel sondaggio, per approfondire le dinamiche che hanno portato a questi numeri. Emerge così che per il 21% i canali che hanno portato più prenotazioni sono i cosiddetti portali vetrina, ovvero quelli in cui l’utente ha modo di confrontare prezzi e disponibilità. Evidentemente nell’estate in cui la sicurezza è stata uno degli criteri dirimenti nella scelta, questo canale ha risposto alle aspettative. Al secondo posto al 18% si trovano pari merito le agenzie di prenotazione online e i siti degli hotel. Questo risultato è sorprendente: nessuno avrebbe detto che la percentuale di presenze portata dalle OTA potesse equipararsi a quella delle prenotazioni dirette online. Il 18% della prenotazione dai siti, significa che gli operatori hanno imparato a promuoversi in modo serio e affidabile anche nel web (dato confermato dal 54% degli intervistati che afferma aver usato strumenti di promozione online).

Altro dato significativo nell’estate alla ricerca della sicurezza è quello legato al passaparola: l’11% delle prenotazioni è arrivato così. Scendendo nella classifica si trova il 7% che dichiara di aver avuto maggiori prenotazioni dai social media dell’hotel e il 7% dalle campagne di social advertising. Tra le agenzie online, quella più gettonata è di gran lunga Booking, all’82% della torta, che per il 54% degli intervistati ha portato meno del 20% di prenotazioni, mentre per l’11% degli intervistati ha portato oltre l’80%. Anche su questo dato, però, le prenotazioni dirette online sono superiori: per il 14% degli intervistati le prenotazioni dirette hanno prodotto oltre l’80% del fatturato e il 29% dichiara meno del 20% del fatturato. L’intervallo massimo di prenotazione diretta è dal 20 al 40% con il 32% delle strutture. La fascia da 40 a 80% di fatturato trova conferma nel 25% degli intervistati. Altro dato rilevante è quello che riguarda i clienti fidelizzati che per il 75% degli intervistati rappresentano meno del 40% delle presenze e per il 21% dal 40 all’80%. Solo per il 4% rappresenta più dell’80% del fatturato. Insomma, un agosto popolato, per la maggioranza, di turisti nuovi, il che rende ancora più interessanti i risultati del sondaggio sui canali di prenotazione.

"Da una lettura complessiva delle risposte, possiamo osservare che il mese di agosto ha portato a Rimini clienti nuovi, grazie anche all’utilizzo dei bonus vacanze, che qui è sempre stato accettato e che ha fatto la differenza sul risultato complessivo della destinazione – commenta Valeria Guarisco, destination manager di VisitRimini -. Questo offre anche una risposta alla quota contenuta di prenotazioni attraverso le OTA, in quanto l’utilizzo del bonus esclude la prenotazione attraverso i portali online. È la dimostrazione che la città ha un brand forte, che gli albergatori hanno imparato ad affrontare direttamente il mercato e che non si sono persi d’animo in una situazione tanto complessa. Direi che siamo ad una svolta, che rende Rimini e tutti gli operatori turistici consapevoli delle proprie capacità, del valore di una proposta turistica affidabile, organizzata e accogliente, che sa attrarre anche in uno dei momenti più difficili per il turismo a livello mondiale".

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