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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Al via le liquidazioni della seconda tranche dei contributi “Punto di Ristori”

Il settore che ne ha maggiormente beneficiato è stato il commercio seguito dall’artigianato e dall’edilizia, lassessore Magrini: "La crisi economica generata dalla pandemia ha avuto effetti diffusi"

 Si sono conclusi, in questi giorni tutti gli atti per formalizzare  l’assegnazione degli ultimi 41 contributi, da 3.000 euro ciascuno, aggiunti agli aiuti economici per il Covid, denominati “Punto di Ristori”. Una misura di sostegno messa in campo dall’Amministrazione che ha previsto a inizio ottobre - con una variazione di bilancio - uno stanziamento aggiuntivo di 123 mila. Nel giro di alcuni giorni, riceveranno infatti il versamento sul conto corrente indicato, anche i beneficiari che erano inizialmente rimasti  fuori dalla prima tranche, avvenuta a fine agosto che aveva soddisfatto complessivamente già 100 imprese del territorio. Come noto la misura di sostegno, pensata per le imprese penalizzate dalla pandemia, era stata lanciata dalla Giunta comunale lo scorso giugno con un finanziato di 300 mila euro. I contributi, di almeno 3.000 euro, sono poi stati assegnati nel mese di agosto scorso ad un massimo di 100 imprese, sebbene le domande fossero state in numero superiore, 176 in tutto. Una richiesta superiore alle previsioni per la quale poi la Giunta ha però previsto un ampliamento del finanziamento per soddisfare tutte le domande. Facendo una rapida analisi sulle domande accolte, emerge che il settore maggiormente rappresentato è stato il commercio (22%); seguito dall’artigianato di servizio (21%); poi c’è l’edilizia (13%); i servizi di carattere professionale (12%); la manutenzione, gestione e noleggio di veicoli, natanti inclusi (7%); ed in fine le altre categorie varie (per il restante 25%).

“Questi aiuti - precisa l’Assessore alle attività economiche Juri Magrini -  complessivamente sono stati ripartiti tra numerosi settori, a testimonianza del fatto che la crisi economica generata dalla pandemia ha avuto effetti diffusi, provocando una contrazione del volume d’affari che ha interessato, non solo singole filiere, ma  gran parte dell’intero tessuto commerciale e produttivo. Per questo motivo ad ottobre abbiamo voluto integrare questa misura di sostegno incrementando il finanziamento, per andare incontro anche a coloro che inizialmente, pur avendone le necessità e i requisiti, errano rimasti fuori dalla prima distribuzione.”

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